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Napoli bello a metà, l’Inter invece non perdona. Tris mortifero per il gruppo Mazzarri

Oltre dieci anni dopo. Era il 12 maggio 2013: è la data dell’ultima partita di Walter Mazzarri al vecchio San Paolo da allenatore del Napoli. Quella dei saluti che poi non sono diventati definitivi. Il Napoli aveva conquistato il secondo posto, Mazzarri in cuor suo aveva già deciso di andare via, così la gara contro il Siena fu una festa per lui e per la squadra. Ora di nuovo dalla stessa parte, di fronte un fantasma del Natale passato, per dirla alla Dickens.

Napoli bello a metà, l’Inter invece non perdona. Tris mortifero per il gruppo Mazzarri

Contro l’Inter, a parte Natan, costretto a traslocare vista la moria di terzini sulla corsia mancina, la squadra di Mazzarri può sprigionare al massimo la sua batteria offensiva col trio davanti Politano-Osimhen-Kvara.

Elmas, preferito all’acciaccato Zielinski, fa subito capire che aria tira con un destro tagliente che obbliga l’estremo nerazzurro Sommer al prodigio: è solo la prima di una serie di interventi del portiere svizzero sui continui cross napoletani.

La squadra azzurra si fa preferire rispetto ad un avversario attendista. Nonostante tutto, i nerazzurri avrebbero pure trovato un gol con Thuram (annullato per fuorigioco di una spalla del francese), ma l’emergenza difesa si complica quando pure de Vrij si accascia e alza bandiera bianca: l’olandese è il terzo centrale che va ko, a tradirlo un risentimento muscolare all’adduttore della gamba sinistra.

Ci si aspetta un duello intestino tra bomber, invece a decidere la prima parte è un gol di un centrocampista: Inter che va negli spogliatoi del Diego Armando Maradona in vantaggio per 1-0 sul Napoli. Il missile di Calhanoglu arriva nel finale, dopo una prima frazione giocata con intensità e alto ritmo.

Bisogna attendere quasi l’ora di gioco per la prima vera occasione dei padroni di casa: Kvara manda al bar Dumfries ma è ancora Sommer a chiudere la porta degli ospiti. Preludio al raddoppio nerazzurro: Lautaro recupera palla rifinisce in area per Barella che elude in grande stile le marcature dei centrali azzurri e mette in ghiaccio la gara.

Il Napoli ha provato a rispondere colpo su colpo, ma è l’Inter che si impone con un rotondo 3-0, in una partita più combattuta rispetto a quello che mostra il risultato. Il tris mortifero arriva con Thuram che, nel finale, chiude definitivamente il match. Il successo vale alla squadra di Inzaghi il ritorno in cima in solitaria a +2 sulla Juventus, Napoli lontano dalla vetta. Un brutto e pesante ko, che di fatto toglie i campioni in carica dalla rincorsa al bis scudetto.

 

Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 5, Ostigard 6, Natan 5 (86′ Zerbin NG); Zambo Anguissa 6, Lobotka 5.5 (75′ Zielinski 5), Elmas 6.5 (75′ Lindstrom 6); Politano 6.5 (68′ Raspadori 6), Osimhen 6, Kvaratskhelia 6. All.: Mazzarri 6

Inter (3-5-2): Sommer 8; Darmian 6.5 (85′ Bisseck NG), de Vrij NG (18′ Carlos Augusto 6.5), Acerbi 6.5; Dumfries 6 (77′ Cuadrado 6.5), Barella 6.5, Çalhanoglu 7, Mkhitaryan 6 (77′ Frattesi NG), Dimarco 6; M. Thuram 6.5 (85′ Arnautovic NG), Lautaro Martinez 6.5. All.: Inzaghi 7.

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