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Paradiso a Radio CRC: “La scomparsa di Juliano mi addolora tantissimo…”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Angelo Paradiso, ha lavorato con Mazzarri quando giocava nel Napoli di Ulivieri: “Antonio Juliano? La notizia della sua scomparsa mi addolora tantissimo per la storia dell’uomo, della persona e del professionista che era. Mi dispiace tantissimo perché ricordo proprio la persona che quando ti parlava lasciava il segno di una grande personalità.

Per capire la grandezza di Antonio Juliano, dopo una settimana di allenamento cambiarono tutte le cose perché andai veramente preparato essendomi allenato tutta l’estate. Juliano e l’allenatore decisero di farmi capitano in un’amichevole. È stato un premio per la forza che ci ho messo venendo da una realtà così piccola. Questo ti fa capire la forza e la personalità di questo grande uomo.

Se nel Napoli di oggi manca una figura dirigenziale importante? Mazzarri l’ho avuto con Ulivieri, è una grandissima persona, un fratello maggiore. Manca una figura alla Raffaele Auriemma ma come direttore generale.

Nel Napoli ci vuole una persona che ti ribalta lo spogliatoio, un allenatore di carisma che trasmetta ai giocatori quel qualcosa trasmesso da Spalletti.

A Napoli frequentavo parecchi tifosi, se non sei ‘stradarolo’ come si dice a Roma, non vai avanti perché è troppo forte la personalità di Napoli.

Il mio proscioglimento? Ho avuto questa notizia che era la più bella, ma nello stesso giorno quella della scomparsa di Juliano che è stata la più brutta. Mi hanno messo il braccialetto elettronico per una cosa che non avevo fatto. Ero in custodia cautelare. Nella vita ho cercato sempre di fare bene e comportarmi bene con tutti. Devo solo ringraziare la giustizia italiana che è stata esemplare nel proprio lavoro e devo ringraziare anche la squadra mobile che mi ha trattato con molto rispetto e dignità.

Richieste di risarcimento? Io sono una persona molto spirituale che riflette, si allena e cerca di trovare la positività anche nel negativo. Sono una persona che va avanti. La cosa che voglio riprendere è la mia immagine. Anche perché sono stato cresciuto da un papà che ha fatto del bene ed è una sorta di idolo ad Ostia. Poi sarà il mio avvocato a fare determinate cose in altre sedi. Quello che mi preme è riprendere il mio nome, perché ho perso anche contratti importanti. Sono sempre stato attivo nel sociale, ho fatto determinate cose che non voglio dire perché altrimenti sembra che mi faccio pubblicità. Ci saranno le sedi opportune per fare alcune cose. Adesso credo ancora di più nella giustizia”.

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