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Euro-avversarie Napoli, il Barcellona ai Raggi X: scopriamo la squadra di Xavi

L’urna di Nyon ha detto Barca. Andata al “Maradona” il 13-14 febbraio, ritorno in Catalogna (non al Camp Nou, che è in fase di ristrutturazione, bensì allo Stadio Olimpic di Montjuic) il 20 o 21 febbraio. Il Napoli si appresta ad affrontare, di nuovo (è la terza volta in sei anni) i blaugrana. La squadra di Xavi segna pochino e subisce troppo. Nello spogliatoio e in dirigenza non sono proprio contentissimi di come vanno le cose, ma…

Euro-avversarie Napoli, il Barcellona ai Raggi X: scopriamo la squadra di Xavi

Nel nome di D10S. Ancora una volta in Europa. Per la terza volta in sei anni si ripete il confronto tra le due formazioni. La squadra di Mazzarri affronterà quella di Xavi per gli ottavi di finale di Champions League. L’ultimo confronto tra le due formazioni c’è stato nella stagione 2021/22, la prima di Spalletti in panchina. Una sfida dal sapore nostalgico e particolarmente affascinante, proprio nel nome di Diego Armando Maradona, grande doppio ex dei due club.

Il Barcellona di Xavi Hernandez, che attualmente non sta attraversando un periodo di forma fulgido ma che vanta comunque fra le proprie fila giocatori di grandissimo spessore e talento come Robert Lewandowski, Ilkay Gundogan e Joao Felix solo per citarne alcuni. Insomma, una squadra in “ricostruzione”, sotto tutti gli aspetti. Dopo un inizio promettente, il gruppo catalano vive uno status altalenante. Le carenze strutturali e tattiche del Barça sono ancora lì, restano irrisolte, ed è la prima volta che Xavi allenatore sembra aver perso il tocco magico, nel corso della sua esperienza in blaugrana. Sta a lui cercare di capire come intervenire sui difetti e come appianare le discordanze, con i suoi giocatori, con i suoi dirigenti.

Non proprio un rullo compressore, dunque, ma comunque primo il Barcellona di Xavi che ritrova la Champions e gli ottavi. L’ultima sconfitta indolore contro il Royal Antwerp la dice lunga sulla profondità della squadra, di qualità sì ma comunque troppo legata a una crescita di diverse giovani stelle da aspettare. Porto e Shakhtar si sono tolte punti a vicenda, altrimenti i blaugrana avrebbero temuto di più per il passaggio del turno, ma più in generale i catalani non sembrano in un momento esplosivo nemmeno in Liga, al terzo posto dietro Girona e Real.

I PRECEDENTI – Il Napoli affrontò il Barcellona per i sedicesimi di finale di Europa League e fu sconfitto nel doppio confronto: decisivo in negativo il ko per 4-2 il 24 febbraio 2022 al Maradona dopo l’1-1 dell’andata. Ma le due squadre si erano già affrontate nella stagione 2019/20 sempre per gli ottavi di finale di Champions League. All’andata, poche settimane prima dello scoppio della pandemia, finì 1-1 con gol di Mertens e Griezmann. Il ritorno si disputò ad agosto in un clima surreale e con la stagione sospesa per mesi: vinse il Barcellona 3-1.

PERCHÉ MARADONA – Perché nell’estate del 1984 Diego Armando passò proprio dal Barcellona al Napoli, segnando un’epoca e portando in dote i due scudetti, impresa ripetuta soltanto lo scorso anno col terzo titolo tricolore. Antonio Juliano, lo storico capitano del Napoli anni Sessanta-Settanta scomparso cinque giorni fa, fu protagonista come dirigente dell’arrivo in azzurro di giocatori leggendari come, appunto, Diego Armando Maradona o Ruud Krol

IL CAMMINO – L’eliminazione della passata edizione sembra un lontano ricordo. I blaugrana non entusiasmano come una volta ma sono di nuovo agli ottavi e pronti a sorprendere.

LA STELLA – Robert Lewandovski resta la grande certezza nonostante il misero bottino personale in Champions (un solo gol nel girone) ma uno come lui, nelle sfide da dentro-fuori, è meglio non trovarselo di fronte.

IL PUNTO DEBOLE – Come detto, manca il Camp Nou (sono in corso i lavori di ristrutturazione). A supporto del Barca non ci saranno i soliti 90mila spettatori. Al Montjuic, spesso neanche pieno, quasi non esiste il fattore campo e in Champions ogni piccolo dettaglio rischia di fare la differenza.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-3-3): ter Stegen; Cancelo, Araujo, Koundé, Balde; Pedri, De Jong, Gundogan; Raphinha, Lewandowski, Joao Felix.
Allenatore: Xavi.

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