Home » Repubblica- Il Frosinone fa la voce grossa e batte il Napoli in Coppa Italia: come gli esami, anche gli errori non finiscono mai
Napoli Napoli OF News

Repubblica- Il Frosinone fa la voce grossa e batte il Napoli in Coppa Italia: come gli esami, anche gli errori non finiscono mai

NAPOLI, ITALY - 2023/08/27: Giovanni Simeone player of Napoli, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Sassuolo final result, Napoli 2, Sassuolo 0, match played at the Diego Armando Maradona stadium. (Photo by Vincenzo Izzo/LightRocket via Getty Images)

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la sconfitta del Napoli, subita ieri sera al “Maradona” contro il Frosinone.

Repubblica- Il Frosinone fa la voce grossa e batte il Napoli in Coppa Italia: come gli esami, anche gli errori non finiscono mai

Tocca al Frosinone sfidare la vincente di Juve-Salernitana. Il sorprendente verdetto rimanda il Napoli alle sue gratuite illusioni. Uscito da un mercato autolesionistico, dopo una errata scelta del nuovo allenatore al posto di Spalletti che aveva vinto l’invincibile scudetto per 33 anni, dopo un gioco che aveva incantato l’Italia, ecco la serata umiliante. Inchinarsi in una scombinata ripresa ad un Frosinone che ha ricordato solo vecchie regole. Quelle del calcio, Avanti con giudizio nei turnover. Una squadra che sembrava scelta per sorteggio aveva tenuto comunque. È poi crollata quando si è disunita per i cambi. Demme, più che dignitoso, ritirato in omaggio alla vecchia logica dei titolarissimi. Demme ha rischiato le lacrime. Sostituzione immeritata che gli chiudeva uno squarcio di meritato futuro. Complimenti a Di Francesco, alla ordinata difesa , ad un gioco lineare e amorevolmente vissuto. Scaricare dei giocatori all’improvviso, è stato un errore tutto da attribuire a Mazzarri. Come dire: avete avuto il vostro, ora tocca ai calciatori veri completare l’operazione Coppa Italia.

Un sinistro elegante di Mario Rui si smorza sul palo, la punizione conferma quanto sia importante il suo ritorno dopo poco meno di un’ora, ieri sera, come il contributo offerto dal difensore sabato scorso, terza vittoria di Mazzarri sul Cagliari. Entra Mario Rui e si sblocca il gioco, ricordate? È l’attimo che sembra il punto di confine in una partita finta e quella vera che comincia con i titolari. I migliori. Macché una leggerezza imperdonabile. Proprio quando Mazzarri libera gli attesi Osimhen e Kvara per far sognare la qualificazione più comoda ai tifosi, il Frosinone frusta due volte il Napoli, all’improvviso, con tempismo e cinismo di chi arriva per il colpo a sorpresa. Prima Barranchea salta tra Natan e Di Lorenzo e segna ad un Gollini esterrefatto che sognava una sua gran sera. Da notare il secondo, c’è ancora Di Lorenzo al centro della scena. Il capitano che aveva affidato la fascia al napoletano Gaetano con squisita sensibilità deve pentirsi di essere entrato a sinistra nell’inedito

ruolo di difensore fuori zona. Implacabile il torrese Giuseppe Caso, uno dei campani saliti altrove, sfuggiti alle larghissime maglie del Napoli.

Dopo 70 minuti cala il gelo sulla serata di Fuorigrotta, mentre Osimhen e Kvara, soprattutto il primo, provano a rincorrere il Frosinone che sembra prendere il largo, beffando un Napoli che si sta appena riprendendo con l’arrivo di Mazzarri da un profondo trauma impresso nella sua accidentata conduzione dal troppo sapiente francese Garcia, restituito finalmente alla Costa azzurra dopo tanto pensare. Mazzarri deve riportare anche Di Lorenzo a destra, riconoscendo un errore, l’eccessiva leggerezza nello spostare un difensore affidabile finché si voglia, ma così dentro il suo ruolo di difensore destro. Di Lorenzo, peggiore in campo, si accorge di aver cambiato la partita, come inseguito da una oscura maledizione quando è punito da un rigore per un pestone in area a Soulé. Il modo peggiore di andare a Roma e giocarsi la Champions. Come gli esami, anche gli errori non finiscono mai.

Carlo Gioia

Se vuoi  sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com