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Scommesse, Buffon: “Non mi piacciono i bacchettoni, scommettere non è reato”

VERONA, ITALY - FEBRUARY 27: Gianluigi Buffon of Juventus gives a thumbs up prior to the Serie A match between Hellas Verona FC and Juventus at Stadio Marcantonio Bentegodi on February 27, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images )

Il capo delegazione azzurro è tornato sul caso scommesse che ha coinvolto Tonali, Fagioli e Zaniolo in una lunga intervista al Corriere della Sera ricordando anche che l’argomento l’ha sfiorato direttamente qualche anno fa: “Non mi piacciono i bacchettoni che giudicano con una superficialità aberrante senza sapere poi realmente quali siano le motivazioni – ha detto l’ex portiere della Juve – Ci sono passato anche io venendo infangato senza aver commesso nulla: quando le cose si chiariscono, ci si dimentica di spiegare e chiedere scusa e si lasciano le persone con un’etichetta addosso. Lo trovo profondamente sbagliato”.

Scommesse, Buffon: “Non mi piacciono i bacchettoni, scommettere non è reato”

“Scommettere non è reato” – “È un tema molto delicato – spiega Buffon – Credo sia sbagliato criminalizzare e non fare dei distinguo. Scommettere di per sé non è reato, gli stadi stessi e le trasmissioni sportive sono pieni di pubblicità di App di questo genere e lo Stato incentiva il gioco. Se invece un calciatore scommette sul calcio va incontro a punizioni che giustamente devono essere inflitte; ma se scommette sulla pallavolo, sul basket, sulle corse dei cani…non sta commettendo alcun reato. E la cosa peggiora quando si parla di ludopatia, anche qui non centrando l’obiettivo: la ludopatia non è un problema di quanto spendi, ma del tempo che dedichi a questa attività. E questo dobbiamo spiegarlo ai ragazzi: non è che se si fanno continue scommesse da 1 euro trascorrendo ore e ore davanti alla App, allora è un tutto ok; mentre se uno spende 1 milione in un’unica occasione allora è ludopatico. Possiamo dire che è un cretino, va bene; ma la patologia nasce dalla dipendenza, la continuità con cui si fa una cosa”.

Il nuovo ruolo – “Un ruolo di cui sono orgoglioso. Io come Vialli? Sarei un folle a pensare di poter trasmettere qualcosa come è riuscito a Gianluca. Cerco almeno di non farlo rimpiangere troppo, senza però scimmiottarlo. Faccio Gigi Buffon con i miei pregi e difetti, le mie profondità e superficialità”.

C’è l’Europeo, matrimonio rimandato – Le nozze con Ilaria D’Amico? “Sono 10 anni che stiamo insieme, siamo molto sereni e felici. Questa è la cosa più importante. Volevamo sposarci nel giugno 2024, ma per via dell’Europeo o slitta o anticipiamo, non abbiamo ancora deciso”.

Oltre alla Nazionale a cosa si dedica oggi Buffon? “Ho fatto il corso da direttore sportivo. A gennaio inizio un corso intensivo alla Bocconi in business administration e, finalmente, mi butto in una full immersion di inglese per poter dimenticare il livello scolastico che mi ha sempre tenuto in piedi ma con disagio…”

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