L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato il periodo di forma del Napoli, soffermandosi sulla prossima gara in Supercoppa.
Repubblica- Il Napoli non può permettersi di snobbare la Supercoppa! La sfida di stasera è un crocevia…
Altro che obiettivo di secondo piano. Il Napoli non è riuscito a difendere con onore il suo scudetto e adesso non può permettersi quindi di snobbare la Supercoppa Italiana, anche se la lunga e faticosa trasferta invernale a Riyadh era stata osteggiata in tutti i modi da Aurelio De Laurentiis, all’inizio della stagione. Ma le prospettive strada facendo sono cambiate e il trofeo in palio in Arabia Saudita si può trasformare di conseguenza per gli azzurri in traguardo ambito, prezioso e unico, come un fiore da cogliere nel deserto. Per questo la squadra di Walter Mazzarri si è preparata con puntiglio alla semifinale di stasera (ore 20 italiane, diretta in chiaro su Canale 5) con la Fiorentina: primo e severo ostacolo da superare nello sprint a quattro per la conquista del titolo, a cui ambiscono pure Inter e Lazio. In caso di parità si va ai rigori. Il Napoli sta facendo molto male in campionato e non parte con i favori del pronostico, anche a causa delle assenti pesanti di Osimhen e Anguissa, impegnati in Coppa d’Africa. Ma per Mazzarri non ci sono alibi. «Dobbiamo fare una prestazione importante, che ci consenta di passare il turno e restituisca ai giocatori l’autostima della scorsa stagione. La vittoria in campionato contro la Salernitana ci è servita. I ragazzi avevano perso un po’ di fiducia e il successo nel derby ci darà un po’ di morale per le prossime partite», ha dato la carica alla vigilia il tecnico toscano, costretto a fare i conti per l’ennesima volta con un avversario subdolo: l’emergenza.
«Cajuste e Zielinski stanno meglio e dovrebbero farcela, hanno lavorato in gruppo nella seduta di rifinitura. Demme ha avuto invece un piccolo problema muscolare e non dovrebbe essere utilizzabile, anche se non si tratta di un infortunio grave. La formazione la vedrete solo al fischio di inizio, però. Quello che sto pensando lo tengo per me, qualcosa di diverso lo abbiamo provato alcune settimane fa, ma per utilizzare un altro modulo ci sarebbe bisogno di più tempo. Credo che continueremo ad andare avanti con il 4-3-3. Simeone? È uno dei candidati per essere titolare dall’inizio, vediamo». Mazzarri ha a disposizione anche Giacomo Raspadori e il ballottaggio tra i due attaccanti è il grande dubbio della vigilia, con l’argentino il leggero vantaggio. Il tecnico azzurro ha tuttavia fatto pretattica, per non dare vantaggi agli avversari. « In campionato per il Napoli con la Fiorentina fu una brutta sconfitta, ma c’era un mio collega in panchina e sarebbe poco corretto analizzare dunque quella partita. Posso solamente dire che l’ho vista in tv, per capire quali errori correggere. I viola fecero di sicuro una grande prestazione e i miei ragazzi ne hanno risentito anche mentalmente».
Fu quella partita a far precipitare la crisi degli azzurri in campionato e per questo la rivincita con la Fiorentina di Italia nella Supercoppa Italiana assume un significato speciale. Mazzarri perse il trofeo 13 anni fa a Pechino, sulla panchina degli azzurri. Però almeno per lui è acqua passata. «Questo è un Napoli diverso e da allora ha fatto passi da gigante, vincendo lo scudetto e stando sempre in Europa. Pensiamo al presente». I campioni d’Italia hanno un’altra chance di onorare lo scudetto e devono sfruttarla, anche se con pochissimi tifosi al seguito e a 6 mila chilometri da casa. Dentro o fuori. La notte di Riyadh è un crocevia.
Carlo Gioia
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