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Sollitto a Radio CRC: “Conosco Dendoncker dal 2012. Se non avesse avuto carattere, Mazzarri non lo avrebbe inserito subito…”

DOHA, QATAR - NOVEMBER 23: Leander Dendoncker of Belgium during the FIFA World Cup Qatar 2022 Group F match between Belgium and Canada at Ahmad Bin Ali Stadium on November 23, 2022 in Doha, Qatar. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Vincenzo Sollitto, dirigente sportivo ed ex Team Manager della primavera dell’Anderlecht quando c’era Dendoncker: “Dendoncker acquisto giusto per il Napoli? Lo conosco dal 2012, è un ragazzo a tutto tondo sia a centrocampo che in difesa. Ha avuto un’evoluzione graduale, ma importante. Nasce come centrocampista centrale, ma è molto duttile a centrocampo. Lui andando successivamente in prima squadra ha avuto modo di giocare sia difensore centrale che terzino destro. Stiamo parlando di un calciatore che può ricoprire molti ruoli in campo. Il Napoli l’ha preso perché aveva bisogno di un corazziere. Rispetto a tanti compagni di squadra di quel periodo, lui ha giocato con tanti calciatori che sono passati in Italia, solo che lui è uscito più tardi rispetto agli altri perché aveva bisogno di una maturazione personale. L’Anderlecht cerca di trattenere più possibile i calciatori per farli maturare. Quando questi calciatori stavano lasciando, parlai con il direttore di Dendoncker che mi disse che aveva bisogno di un paio d’anni di maturazione per spiccare il volo. Quelle parole furono giuste.

Lui come alternativa ad Anguissa? Può essere un sostituto di Anguissa, bisogna vedere di fianco a sè chi ha come compagni di reparto, ma ha esperienza per ricoprire quel ruolo. È un ragazzo eccezionale a livello personale e con carattere sul campo.

Quest’anno ha avuto un basso minutaggio rispetto agli altri anni dove ha fatto bene e con tante presenze. Ha avuto l’allenatore che gli ha preferito altri calciatori, ma fa parte del gioco e ciò non significa che non meriti di far parte di club importanti come il Napoli.

Dendoncker sa benissimo che deve conquistarsi sia la maglia che l’eventuale rinnovo a giugno. Ha dietro anche uno staff importante e viene gestito dal fratello con cui sono in contatto. Persone che hanno anche valori umani. Se non avesse avuto carattere, magari Mazzarri non lo avrebbe inserito in campo appena arrivato in Italia.

Ngonge? Il Napoli ha fatto bene a prenderlo più che altro in prospettiva futura. Come parco attaccanti, il Napoli ha molta competitività, ma Ngonge è un buon prospetto per il prossimo anno già portato in casa per farlo ambientare nella realtà di Napoli”.

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