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Lazio, Sarri: “Lotito? Non posso entrare nella testa del presidente, ma non ho la bacchetta magica”

La Lazio perde (malamente, 3-1 il finale, ndr) a Bergamo sprecando l’ennesima occasione di rimanere agganciata ai primi quattro posti. Una prestazione da dimenticare nel minor tempo possibile. Allo scadere della partita Maurizio Sarri ha esposto il suo pensiero in conferenza…

Lazio, Sarri: “Lotito? Non posso entrare nella testa del presidente, ma non ho la bacchetta magica”

Mi è sembrata una Lazio molto fragile. Zero tiri in porta contro Inter, Napoli e oggi nel primo tempo. Oggi poteva essere un esame di maturità per la rincorsa Champions… Fabiani ha detto: “abbiamo da riparare ben poco”. Lotito ha detto “il mister non ci ha chiesto niente”

“Diventa più pesante questa sconfitta per la classifica. Dispiace anche per gli scontri diretti. Loro hanno un modo di giocare che prevede di avere una condizione fisica e mentale ottima. Quando loro sono questi, per noi diventa una partita tosta. Ma non solo per noi, per tutti. Non mi metto a pensare al mercato. Mi sono completamente disinteressato. Quindi non esco né deluso né contento. Se le considerazioni sono queste vuol dire che dovremo capire come raggiungere certi obiettivi”.

“In queste situazioni c’è poco da g fare. Si analizza la partita e anche l’avversario che questa sera era bravissimo. Si valuta cosa si può fare per non rimanere fuori (dalla corsa Champions). Fare dei drammi mi sembra contro producente. L’Atalanta in casa è una squadra top per quanto riguarda le partite in casa e i numeri parlano chiaro. Non fare drammi e cercare di ritrovare la brillantezza mentale che stiamo un po’ smarrendo. Non si può pensare che la squadra venga qui e non voglia fare la partita. Questa difficoltà che abbiamo avuto di uscire dalle loro pressioni ti condiziona. Se non riesci ad uscire da quella situazione diventa dura. Se ci riesci può diventare più facile”.

“Io la bacchetta non ce l’ho. Il mio modo di lavorare è farsi il culo giorno per giorno e cercare di uscire dalle situazioni. Io ho visto cali di prestazioni individuali evidenti. Se siano fisici o mentali non te lo so dire e questa non è stata la prestazione che andata è peggio. Chiaro che abbiamo giocatori che possono fare di più e che devono essere messi nelle condizioni di poter segnare. Se noti la partita del Napoli è una partita in cui non concedi niente e crei la situazione per poter creare un’occasione da gol 7-8 volte”.

C’è la sensazione che tu non stia più al centro del progetto

“Preoccupato no, non lo so. Le idee di Lotito non le conosco a fondo. Non possono entrare nella testa del presidente. Io queste sensazioni negative che dici non le ho mai avute. Se poi ti riferisci al fatto che in estate ho chiesto dei giocatori e me ne sono arrivati altri quella è la normalità. Il mercato è fatto di 2000 effetti che si devono concatenare. La fattibilità, l’aspetto economico, tecnico, la disponibilità. I giocatori che chiedi non è mai così scontato o così banale. Io sul mercato mi sono proprio disinteressato. Un minimo di preoccupazione nel sottofondo ce l’hai quando perdi. Un fondo di giramento di coglioni c’è.

Chi può dare la scossa? Io spero sempre di recuperarli tutti. Felipe (Anderson, ndr) sta dando qualche segnale nella speranza che quel segnale ci riporti al rendimento al quale ci aveva abituato. Ma vale per lui e per altri. Ciro questa sera è entrato, ha preso il rigore e l’ha trasformato. Un altro buon segnale. Pedro è entrato con un piglio diverso. Per ora dobbiamo accontentarci di questo e sperare di rivedere i giocatori della stagione scorsa. Nella partita d’andata siamo sembrati di un’altra categoria noi soprattutto nel primo tempo. Oggi per 65 minuti loro sono sembrati molto più forti di noi”.

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