Home » Repubblica- Napoli, la solitudine di De Laurentiis: da protagonista a colpevole! L’ultimatum sullo stadio dice molto sul futuro
Napoli Napoli OF News Rubriche

Repubblica- Napoli, la solitudine di De Laurentiis: da protagonista a colpevole! L’ultimatum sullo stadio dice molto sul futuro

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la conferenza stampa, tenutasi ieri, del presidente Aurelio De Laurentiis.

Repubblica- Napoli, la solitudine di De Laurentiis: da protagonista a colpevole! L’ultimatum sullo stadio dice molto sul futuro

Dal suo primo scudetto sono passati 287 giorni. Aurelio De Laurentiis ha provato a riscriverli ieri, ma nel mondo come nel calcio la storia non si cancella né corregge, figurarsi quella del Napoli e di un crollo. Ventidue punti dall’Inter sono uno choc che presidente e tifosi non hanno superato. Quando se ne accorge, lui che se lo porta ancora dentro, prova a dettare il futuro. Si dà tre anni per rivincere il campionato, ma dovrà staccarsi da un processo senza prove che racconta, forse per autoassolversi. Ha parlato per quasi due ore, invertito i rimorsi in sospetti, i rancori in accuse, le fughe di Spalletti e Giuntoli in una apoteosi di piani segreti e ingratitudine. C’è del vero, in parte. Per andar via non si giura al presidente di essere stremato e non poter proseguire se dopo poso si salta sulla panchina della Nazionale, onerosa come e più di una Champions, più stressante e meno remunerativa.

La pec della società (l’impegno a rispettare contratto e rimanere) fu un sondaggio: c’erano i primi segnali dello strappo. Alzarsi da vincitore conviene se rimettersi in panchina impone di replicare un fantastico scudetto. Spiegare la fuga con “l’amore per Napoli” ha precedenti nelle pagine dei 24 fotoromanzi Sogno.

Ora De Laurentiis è prigioniero di una solitudine che non aveva mai temuto né immaginato. Si vede derubricato da protagonista a colpevole, da trionfi a processi. Si pente di non aver imposto la conferma a Spalletti, Ma far risalire a lui tutte le colpe di un progressivo disastro è eccessivo. Come vince un allenatore incatenato suo malgrado? Non è stato tempo perso, De Laurentiis provando a ribaltare le scelte sbagliate in colpe di altri è andato a sbattere su una domanda. “Ma se tutti fuggono, presidente, non pensa che il problema sia lei?” ha osservato un collega, poi un altro.

Reagisce svelando progetti. Uno possibile. Anzi tardivo. Cerca la sede di club e settore giovanile. Tenta forse di prorogare il contratto per Castel Volturno, è in scadenza. Oppure vuol realizzare una struttura che elevi il valore del Napoli in caso di vendita. Il mattone vale più di ogni voce del bilancio. Trenta ettari intono al brand Napoli creano una valanga di opere in aree deserte. L’altro progetto. Ultimatum di 120 giorni al sindaco per non costruire uno stadio ad Afragola. Ma va prima letto che cosa si nasconde nelle pagine del piano regolare approvatol’11 giugno 2004, sindaco Riccardo Marone. È codificata intorno all’ex San Paolo oggi Maradona l’ipotesi di una costruzione “residenziale”. Che vuol dire, quale grande affare si nasconde? In attesa di scoprirlo, si è capito che De Laurentiis non molla, è così determinato da resistere a tutto, anche a se stesso.

Carlo Gioia

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con https://www.gonfialarete.com/