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Napoli, De Laurentiis torna a parlare: “Sono qui per salvare il calcio, altrimenti tra 20 anni morirà! Devono decidere i presidenti, non i procuratori…”

De Laurentiis

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell’incontro al cospetto dei membri del Napoli Club Parlamento al Senato. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport.

Napoli, De Laurentiis torna a parlare: “Sono qui per salvare il calcio, altrimenti tra 20 anni morirà! Devono decidere i presidenti, non i procuratori…”

“Sono qui perché dovete salvare il calcio. Altrimenti tra 20 anni morirà. Intanto servono l’azzeramento totale della legge Melandri e il varo di una normativa sugli stadi: sono le priorità assolute. I sindaci dei comuni devono prendere atto del fatto che gli impianti sportivi dovrebbero diventare beni a disponibilità gratuita di chi vuole investire 10 milioni di euro. Non è riducendo la Serie A a 18 squadre che si risolvono i problemi. C’è un campionato della parte sinistra della classifica e uno della parte destra. Le squadre che rappresentano città con ventimila abitanti falsano il campionato.

E poi resta sempre la questione degli extracomunitari. Bisogna resettare la Lega. La comunicazione cambia di continuo e l’estensione dell’assegnazione da tre a cinque anni non è stata una cosa positiva. Qui le cose cambiano ogni dodici mesi e va fronteggiata anche la pirateria. Tra l’altro, pure i contratti all’estero sono bassi. Bisognerebbe cedere i diritti a un unico concorrente al prezzo più alto. Superlega? È stato lo strumento per far dire all’Europa che non esiste il monopolio. Le società devono poter essere i procuratori dei propri calciatori: se ingaggio un ragazzo di 17 o 18 anni, non posso fargli soltanto cinque anni di contratto, ma devo essere libero di metterlo sotto contratto per sette-otto anni. E se poi alla fine del periodo contrattuale vuole andare via, allora può andare. Devo decidere io, non i procuratori.”

Carlo Gioia

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