Momento no per il Bari di Luigi De Laurentiis, fuori e dentro il campo. Non è bastato il cambio di allenatore, con l’arrivo di Iachini, per dare la scossa. Anche ieri è arrivata una sconfitta, per 1-0 sul campo del Sudtirol, che allontana sempre più i pugliesi dalla zona playoff. A rendere ancor più amaro il pomeriggio il gestaccio di Matino che ha spintonato un giovane raccattapalle scatenando la reazione dei suoi stessi tifosi.
Bari, Matino insultato dopo una manata al raccattapalle: “Volete la mia morte perché sono napoletano”
Succede tutto al 3′ dei 6′ di recupero del match: il difensore del Bari Emmanuele Matino ha colpito con una energica manata sul petto un giovane raccattapalle, a suo giudizio troppo lento nel riconsegnargli il pallone. L’arbitro, Maria Sole Ferrieri Caputi, non si è accorta probabilmente del gesto e per Matino – sul campo – non c’è stato nemmeno un richiamo ma il video ha presto fatto il giro del web. La vicenda, che in parte ricorda quanto accadde l’8 marzo dell’87 in Sampdoria-Inter, quando il libero nerazzurro Passarella addirittura colpì con un calcio un giovane raccattapalle (fu poi squalificato per sei giornate) ha scatenato gli stessi tifosi del Bari. In giornata è intervenuto lo stesso Matino su Instagram a dare la sua versione: “Chiedo scusa al raccattapalle per il gesto che ho fatto. Di certo non era mia intenzione usare ‘violenza’ (piccola spinta) ma è stato solo dovuto alla fretta di cercare di recuperare la partita”. Aggiunge però un particolare: “Ma non è meno grave – la sua conclusione – augurare la morte solo perché sono napoletano”. Matino non specifica se il presunto episodio di razzismo sia avvenuto allo stadio Druso o, anche in questo caso, sui social.
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