L’edizione odierna de “La Repubblica” ha fatto il punto sulla stagione del Napoli, soffermandosi anche sui prossimi obiettivi.
Repubblica- Il Napoli è riuscito a ritrovare la sua potenza offensiva, adesso bisogna sistemare la difesa…
Operazione rimonta in due mosse. Francesco Calzona ha già fatto la prima. La potenza offensiva del Napoli è infatti esplosa al Mapei Stadium con i sei gol rifilati al Sassuolo. Il condottiero azzurro adesso deve occuparsi della seconda. Perché per risalire in classifica bisogna sistemare pure le fondamenta della difesa. Tradotto: non incassare reti nelle prossime gare, a cominciare dal match contro la Juventus, vero e proprio crocevia delle ambizioni europee di un gruppo che si è ritrovato proprio con l’arrivo in panchina del nuovo tecnico.
I conti difensivi ancora non tornano: l’ultimo “clean sheet” risale a più di un mese fa. Era il 28 gennaio con lo 0-0 all’Olimpico contro la Lazio, un pari raccolto in piena emergenza dalla gestione Mazzarri con una prestazione prettamente difensiva, che non ha mai convinto. Erano i tempi del cambio modulo (difesa a tre) e della ricerca vana di un altro equilibrio tattico che a Castel Volturno non ha mai attecchito. Calzona ha restituito al Napoli il suo Dna con riaggressione alta, possesso palla e dominio del gioco, ma punta a blindare pure la porta di Meret. I movimenti della linea difensiva rappresentano un suo cavallo di battaglia, tanto da sceglierlo per la tesi a Coverciano. «Al reparto arretrato serve organizzazione, non fantasia».
L’obiettivo, dunque, è sistemarsi dietro. Gli azzurri subiscono almeno un gol da sei partite di fila: Verona, Milan, Genoa, Barcellona, Cagliari e Sassuolo. La missione è invertire la tendenza con la Juventus. Non dipende ovviamente soltanto dal quartetto arretrato: la copertura della mediana e il pressing degli attaccanti sono decisivi, come ha sottolineato pure Ostigard al termine del match contro il Sassuolo. Il norvegese spera di essere confermato pure contro i bianconeri, ma è aperto il ballottaggio con Juan Jesus, sostenuto da Calzona dopo l’errore con il Cagliari e gli attacchi social ricevuti. Il brasiliano può spuntarla. L’altro dubbio è tra Mario Rui e Matias Olivera, rimasto in panchina mercoledì. Il tecnico (che ha perso per almeno tre settimane Cajuste, distrazione di primo grado) deciderà nelle prossime ore: rendere efficace la fase difensiva è la seconda mossa per la rimonta.
Carlo Gioia
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