A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Elisabetta Esposito, giornalista ‘Gazzetta dello Sport’: “Il caso Acerbi? Se Juan Jesus ha sentito come dice di aver sentito di essere stato apostrofato con un insulto di matrice razzista, ha minimizzato nel post partita dopo aver ricevuto delle scuse. Poi Acerbi ha detto quelle cose e capisco la reazione di Juan Jesus.
Non è la parola con la g o senza. È l’intenzione!
Io in passato seguivo la Lazio quando il povero Mihajlovic insultò non ricordo chi con la frase “ne**o di…” e Zoff disse “eh ma alla fine “nero di… giallo di…” è come dire “biondo di m…” nessuno di lamentava. Chissà perché non ho mai sentito dire “biondo di m…”.
Il fatto che la Federcalcio non lo abbia fatto andare in Nazionale? Il Giudice Sportivo ha avuto il referto di La Penna dove sicuramente ha scritto cosa gli ha detto Juan Jesus. Non so se ha sentito la ricostruzione di Juan Jesus fatta su Instagram. Se La Penna ha riportato anche l’ammissione di Acerbi non come fosse un insulto razzista, ci sarebbe un quadro abbastanza completo di tutto. Ma a prescindere da questo, serve un’immagine approfondita della Procura Federale. Chinè li sentirà tutti e due e non è escluso che senta anche qualche compagno di squadra.
Da codice di Giustizia Sportiva, ci sarebbero 10 giornate di squalifica almeno. E casi simili non hanno avuto meno di 10 giornate. Quanto considerino le attenuanti si è visto con D’Aversa che ha avuto 4 giornate. Se poi davanti a La Penna ha detto la frase riportata da Juan Jesus nel suo post, l’indagine andrà via veloce”.
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