Home » Napoli, il mercato è stato un flop: l’analisi sul rendimento degli acquisti estivi ed invernali! Da Natan a Dendoncker… |FOCUS
Calciomercato Napoli Napoli OF News Rubriche

Napoli, il mercato è stato un flop: l’analisi sul rendimento degli acquisti estivi ed invernali! Da Natan a Dendoncker… |FOCUS

De Laurentiis

Nell’ultima sessione di calciomercato estiva e invernale, il Napoli ha fatto diversi investimenti per rinforzare la squadra, ma i risultati ottenuti dagli acquisti sono stati deludenti. I giocatori Natan, Cajuste, Lindstrom, Mazzocchi, Traoré, Ngonge e Dendoncker hanno avuto un impatto minimo sul campo. Con rendimenti deludenti e una mancanza di continuità, i giocatori non sono riusciti a soddisfare le aspettative dei tifosi e della società stessa. È necessario un riesame delle strategie di mercato e una valutazione più accurata dei potenziali acquisti per garantire il successo futuro del Napoli.

Napoli, il mercato è stato un flop: l’analisi sul rendimento degli acquisti estivi ed invernali! Da Natan a Dendoncker… |FOCUS

Uno degli acquisti più discussi di questa stagione è senza dubbio Natan. Sotto la guida di Rudi Garcia, Natan ha giocato un totale di 10 partite, accumulando ben 809 minuti (una media di 81 minuti a partita). In Serie A, il calciatore ha disputato 6 partite, registrando 539 minuti (una media di 89,8 minuti a partita). Mentre in Champions League, ha giocato 4 partite, totalizzando 270 minuti (una media di 68 minuti a partita). Invece, con Walter Mazzarri ha giocato 9 partite per 612 minuti (una media di 68 minuti a partita). In Serie A, ha disputato 6 partite, registrando 342 minuti (una media di 57 minuti a partita). Nella Champions League, ha giocato 2 partite, totalizzando 180 minuti (90 minuti a partita). Inoltre, ha anche partecipato a una partita di Coppa Italia, giocando per 90 minuti. Infine, con Calzona, Natan ha avuto meno opportunità di giocare. Ha giocato una sola partita, accumulando 28 minuti di gioco. In Serie A, ha giocato la stessa partita, totalizzando 28 minuti. In totale, tenendo conto di tutte le competizioni, il centrale brasiliano ha la media più alta di minuti a partita con l’allenatore Garcia (81 minuti a partita), mentre la media più bassa si registra sotto la gestione di Calzona (28 minuti a partita). In Serie A, Natan ha la media più alta di minuti a partita con Garcia (89 minuti a partita), mentre la media più bassa si registra con Calzona (28 minuti a partita). Inoltre, ha saltato il maggior numero di partite con Calzona (9 in panchina), mentre con Garcia ha saltato solo 5 partite in panchina e una per squalifica. Sotto la guida di Walter Mazzarri ne ha saltate 6 per infortunio e 2 in panchina.

In una mossa che ha lasciato molti tifosi perplessi, il Napoli ha deciso di investire sull’acquisto di Cajuste, un calciatore che sembra non essere pronto per la Serie A. I dati sul rendimento del giocatore nelle diverse competizioni parlano chiaro: una delusione totale. Analizzando le statistiche, emerge che Cajuste sotto la gestione Garcia ha disputato solo 13 partite per un totale di 298 minuti, con una media di soli 22.9 minuti a partita. In Serie A, il suo rendimento è stato ancora peggiore, con soli 10 incontri giocati per 251 minuti, pari a una media di 25.1 minuti a partita. Ancora più preoccupante è il suo apporto in Champions League, dove Cajuste ha giocato appena 3 partite per 47 minuti, con una media di 15.7 minuti a partita. A confronto, la gestione di Mazzarri ha portato risultati migliori, seppur non eccellenti. Il calciatore ha disputato 12 partite per un totale di 607 minuti, con una media di 50.6 minuti a partita. In Serie A, Mazzarri ha schierato Cajuste per 7 partite, per un totale di 325 minuti e una media di 46.4 minuti a partita. In Champions League, il rendimento è stato ancora accettabile, con 2 partite giocate per 41 minuti, con una media di 20.5 minuti a partita. Va menzionata anche la sua prestazione nella Coppa Italia, in cui ha partecipato a 1 incontro per 90 minuti. Nella Supercoppa Italiana, invece, Cajuste ha giocato 2 partite per 151 minuti, con una media di 75.5 minuti a partita. Infine, il calciatore ha avuto una gestione ancor meno soddisfacente con Calzona. In totale, ha disputato solo 5 partite per 133 minuti, con una media di 26.6 minuti a partita. In Serie A, Cajuste ha giocato solamente 4 partite per 65 minuti, con una media di 16.25 minuti a partita. In Champions League, ha avuto l’opportunità di scendere in campo solo per 68 minuti. Considerando tutti i dati, risulta evidente che Cajuste non è riuscito a fare la differenza nella squadra partenopea. La sua media di minuti a partita è nettamente inferiore rispetto ai compagni di squadra, soprattutto con Mazzarri, che ha dimostrato di saper sfruttare al meglio il potenziale dei giocatori. Inoltre, Cajuste ha saltato il maggior numero di partite con Calzona e Mazzarri, ben 5 in totale, mentre con Garcia ha avuto un impatto minore, limitandosi a 2 partite in panchina e una per infortunio.

Sotto la guida dei diversi allenatori, Jesper Lindstrom ha faticato a trovare spazio e mostrare appieno il suo talento. I dati statistici delle sue prestazioni dimostrano una mancanza di continuità e una sottoutilizzazione del suo potenziale. Durante la gestione di Garcia, Lindstrom ha disputato solamente 9 partite, per un totale di 170 minuti in campo. Questo si traduce in una media di soli 18.9 minuti a partita. In Serie A, la sua partecipazione è stata ancora più limitata, con soli 7 incontri giocati per 158 minuti complessivi, corrispondenti a 22.6 minuti a partita. In Champions League, il suo impiego è stato ancora più ridotto, con soltanto 2 partite giocate per un totale di 12 minuti, ovvero una media di 6 minuti a partita. Inoltre, ha saltato 5 gare rimanendo in panchina. Con la gestione di Mazzarri, le opportunità per Lindstrom sono aumentate leggermente, ma ancora una volta il suo rendimento è stato limitato. Ha giocato 11 partite, accumulando 246 minuti in campo, con una media di 22.36 minuti a partita. In Serie A, ha disputato 8 partite per un totale di 135 minuti, corrispondenti a una media di 16.875 minuti a partita. In Champions League, invece, non ha avuto modo di scendere in campo. Inoltre, ha giocato una partita in Coppa Italia per 73 minuti e due partite in Supercoppa Italiana per 38 minuti complessivi, con una media di 19 minuti a partita. Durante la gestione di Mazzarri, Lindstrom ha saltato 3 gare rimanendo in panchina e altre 3 a causa di un infortunio. Infine, con la gestione di Calzona, Lindstrom ha avuto meno opportunità di mostrare il suo valore. Ha giocato solo 7 partite, accumulando 82 minuti complessivi, con una media di soli 11.7 minuti a partita. In Serie A, ha disputato solamente 5 partite per 34 minuti in campo, corrispondenti a una media di 6.8 minuti a partita. In Champions League, invece, ha giocato 2 partite per un totale di 48 minuti, ovvero una media di 24 minuti a partita. Durante la gestione di Calzona, Lindstrom ha saltato 2 gare rimanendo in panchina e una a causa di un infortunio. Analizzando i dati complessivi delle sue prestazioni, emerge che Lindstrom ha avuto la maggior media di minuti a partita con Mazzarri, con una media di 22.36 minuti a gara. Tuttavia, ha avuto la minore media di minuti a partita con Calzona, con soli 11.7 minuti a partita. In Serie A, la sua maggior media di minuti a partita è stata registrata con Garcia, con una media di 22.6 minuti a gara, mentre la minore media è stata con Calzona, con soli 6.8 minuti a partita. Inoltre, Lindstrom ha saltato il maggior numero di partite con Mazzarri, rimanendo in panchina per 3 incontri e assente per altri 3 a causa di un infortunio. Al contrario, ha saltato il minor numero di partite con Calzona, rimanendo in panchina per soli 2 incontri e assente per un solo infortunio. Questi dati evidenziano come Lindstrom sia stato poco utilizzato e non abbia avuto la possibilità di esprimere appieno il suo talento a causa di un sistema tattico inadeguato. Il giovane calciatore ha dimostrato di avere potenzialità che meritano di essere valorizzate e sviluppate. Ora spetta all’allenatore trovare il modo migliore per sfruttare le sue qualità.

Passiamo adesso al mercato invernale:

In totale, Mazzocchi ha disputato 7 partite sotto la guida di Mazzarri, accumulando un totale di 348 minuti in campo. Ciò si traduce in una media di 49.7 minuti a partita. In Serie A, Mazzocchi ha giocato 5 partite per un totale di 193 minuti, con una media di 38.6 minuti a partita. Nella Supercoppa Italiana, invece, ha giocato 2 partite per un totale di 155 minuti, con una media di 77.5 minuti a partita. È importante sottolineare che Mazzocchi ha saltato una partita a causa di una squalifica. Passando alla gestione con Calzona, abbiamo un quadro leggermente diverso. Mazzocchi ha disputato una sola partita per un totale di 85 minuti. Anche in Serie A, ha giocato una sola partita, accumulando gli stessi 85 minuti. Tuttavia, è interessante notare che Mazzocchi ha saltato ben 9 partite, rimanendo in panchina. Facciamo ora una comparazione tra le due gestioni. In generale, Mazzocchi ha avuto una media di minuti a partita più alta con Calzona (85 minuti a partita), mentre con Mazzarri la media scende a 49.7 minuti a partita. Nella Serie A, la situazione è simile: la media più alta è con Calzona (85 minuti a partita) e la più bassa con Mazzarri (38.6 minuti a partita). In termini di partite saltate, Mazzocchi ha trascorso più tempo in panchina con Calzona (9 partite), mentre ha saltato solo una partita con Mazzarri a causa di una squalifica.

Traoré: una gestione a due facce. La gestione di Mazzarri ha visto Traoré scendere in campo per soli 59 minuti in totale, in una sola partita di Serie A. Il suo contributo nella Supercoppa Italiana è stato completamente assente, non avendo disputato alcuna partita. Tuttavia, ci sono state anche tre partite saltate a causa di problemi di condizione fisica, mentre in altre due è stato relegato in panchina. Dall’altra parte, la gestione di Calzona ha visto Traoré giocare sette partite in totale, per un totale di 379 minuti sul campo (mediamente 54,1 minuti a partita). In Serie A, ha giocato cinque partite per un totale di 279 minuti (mediamente 55,8 minuti a partita). In Champions League, ha disputato due partite per un totale di 100 minuti (mediamente 50 minuti a partita). Ha saltato solo tre partite rimanendo in panchina. Guardando i numeri complessivi, Traoré ha giocato di più con Calzona in tutte le competizioni, con una media di 54 minuti a partita. In Serie A, nonostante abbia giocato una sola partita, ha una media maggiore di 59 minuti con Mazzarri.

Il miglior acquisto, in termini di incisività, è proprio Cyril Ngonge. Nonostante abbia giocato meno partite rispetto ai suoi compagni di squadra, Ngonge è riuscito a ottenere risultati straordinari in termini di gol e prestazioni. Nonostante il tempo limitato a disposizione, Ngonge è riuscito a lasciare il segno in ogni partita. Ma non è tutto merito solo di Ngonge. Il merito va anche all’allenatore Mazzarri, che ha saputo sfruttare al massimo le qualità del giovane attaccante. Con una tattica mirata e un supporto costante, Mazzarri ha permesso a Ngonge di esprimersi al meglio.  Gestione Mazzarri: In Serie A: 4 partite giocate per 70′ minuti (17,5′ minuti a partita). Gare saltate: 1 in panchina. Gestione Calzona: In Serie A: 3 partite giocate per 99′ minuti (33′ minuti a partita).Gare saltate: 5 per infortuni. Totale Ngonge: Ha la maggior media minuti a partita con Calzona (33′ a partita).

L’oggetto misterioso del mercato del Napoli: Leander Dendoncker. La gestione di Mazzarri. In Serie A: 2 partite per 11 minuti (5,5 minuti a partita). Gare saltate: 2 in panchina. La gestione di Calzona: in Serie A: 1 partita per 10 minuti. Gare saltate: 7 in panchina.

Carlo Gioia

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con https://www.gonfialarete.com