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Italia, Spalletti punzecchia ADL: “Napoli, tre allenatori non si cambiano nemmeno in cinque anni”

Luciano Spalletti torna a parlare a meno di un mese dall’inizio degli Europei in Germania. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il ct della Nazionale lancia una stoccata a De Laurentiis e svela un retroscena su Totti.

Italia, Spalletti punzecchia ADL: “Napoli, tre allenatori non si cambiano nemmeno in cinque anni”

Non ha dubbi, il ct: “La maglia della Nazionale è la più bella e più importante del mondo, la prima pelle per un calciatore”. Ed è per questo che va indossata “con orgoglio e convinzione. Con dignità e umanità”.

La Nazionale può competere con big come Francia, Inghilterra e Germania? “Dobbiamo farlo ma bisogna lavorarci ancora. Quello che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente” afferma il tecnico di Certaldo al Corriere della Sera. Quindi un passaggio su Scamacca, bacchettato proprio da Spalletti per l’abuso di PlayStation nel ritiro azzurro e rinato in questo finale di stagione con l’Atalanta. “Il merito è di Gasperini: se in qualche modo l’ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante ma va contestualizzata. Bisogna stare connessi tra di noi, anche nei tempi morti”.

Dallo scudetto al naufragio. Un anno fa Napoli festeggiava il terzo scudetto della sua storia con Spalletti al timone, oggi è chiamato a una profonda rivoluzione dopo una stagione disastrosa. “Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi – commenta -. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno”. Di Lorenzo, Raspadori e Meret saranno convocati? “Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi”.

Si parla di gruppo, dell’unità dello spogliatoio. E Spalletti ricorda un episodio avvenuto ai tempi della Roma: “Davanti allo spogliatoio c’è un salvadanaio virtuale dove ognuno mette ciò che ha e può dare: così si vince, così nascono i rapporti. Ricordo il viso felice di Totti, quando ero alla Roma e con tutta la squadra andammo da lui in ospedale”. Alla domanda sul litigio il ct risponde in questo modo: “Quando ci siamo rivisti dopo anni, ci siamo abbracciati. Io le persone le guardo negli occhi, nella postura. Le assicuro ci siamo ritrovati, le basi del nostro rapporto sono forti”. Proprio Totti, insieme ad altri grandissimi 10 del passato farà scalo a Coverciano per caricare gli azzurri. Ci saranno anche Baggio, Antognoni e Del Piero. “E ci aggiunga pure Rivera, lo faccio per me. Lui è il 10 dei miei tempi. Ci daranno la loro esperienza, racconteranno i loro trofei. Ci stimoleranno”.

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