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Juventus, Allegri-Giuntoli, cronaca di un esonero annunciato

All’indomani della vittoria in coppa Italia e dello sfogo dell’allenatore (contro arbitri, dirigenti – in particolar modo l’ex diesse del Napoli – e giornalisti) i rapporti con la società sono tesi oltre il limite. Nemmeno la permanenza nelle ultime due partite è sicura. Lo riporta Sky

Juventus, Allegri-Giuntoli, cronaca di un esonero annunciato

Cronaca di un esonero annunciato (ma mai al diretto interessato), di un feeling mai nato, di un rapporto da separati in casa. Perché di questo si tratta e la vittoria della coppa Italia è stata il detonatore che ha fatto esplodere (di rabbia) Massimiliano Allegri.

Una rabbia accumulata durante gli ultimi mesi quando la squadra ha mollato in campionato dilapidando quanto di buono aveva costruito durante il girone d’andata. I risultati che non arrivavano e le voci sempre più insistenti di un rapporto destinato a finire senza mai aver avuto una comunicazione esplicita da parte della dirigenza, hanno fatto crescere il malcontento. Una dirigenza, o una parte, con cui non c’è mai stato feeling. Al di là delle dichiarazioni ufficiali.

Le immagini dell’Olimpico hanno certificato quanto abbiamo riportato nelle precedenti settimane: nessun contatto tra Allegri e il ds Giuntoli, nessuna comunicazione. Ieri è stato aperto il sipario su una crisi di rapporti insanabile. Il gesto di Allegri non può essere interpretato diversamente. Voleva festeggiare solo con la squadra. Non voleva nessun altro. Una pretesa per lui giustificata, ma impossibile e mai vista alla Juventus. Almeno, mai così esplicita. Una manifestazione che non può non imbarazzare il Club, anche alla luce della furia dell’allenatore contro gli arbitri e successivamente in sala stampa contro il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago.

Tutto questo può aprire nuovi scenari, perché la convivenza in queste ultime giornate può risultare impossibile. Il prescelto è Thiago Motta. Altre due partite e il secondo ciclo di Allegri si chiuderà. Con un trofeo e con tutti gli obiettivi raggiunti, questo non va dimenticato, ma anche con un brutto finale che lascerà il segno.

 

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