Napoli cinico e – concedeteci il termine – contiano. Finalmente. È tornata la vecchia guardia, Kvaratskhelia funambolo, retroguardia scafata, concentrazione massima da parte di tutti, Bologna asfaltato
Ruggito Napoli, Di Lorenzo sblocca gli azzurri, Kvara dipinge calcio. Al Bologna le briciole
Gli azzurri ritrovano i tre punti dopo la falsa partenza al “Bentegodi” di Verona: apre la rete di capitan Di Lorenzo, chiudono il georgiano con deviazione di Beukema e Simeone su assist dell’ultimo arrivato Neres
Dopo lo choc in terra scaligera il Napoli ritrova il suo pubblico, schiaccia il Bologna con il suo capitano e poi con Kvarartskhelia (e Simeone) per un 3-0 che santifica il georgiano da neo papà ma che in sostanza manda nei pensieri il gruppo Italiano, troppo confusionario e poco qualitativo nella zona di costruzione per essere vero. Fra l’altro, Italiano ha dovuto fare a meno di Erlic dopo 18’ ed è chiaro che l’acquisizione del centrale difensivo (Kiwior il sogno, proposta fatta per Bruno Amione) è tema da allarme rosso immediato. Il sigillo finale di Giovanni Simeone è certificato di superiorità davanti a un Bologna quasi sbriciolato nelle attuali certezze.
Partita sbloccata nel finale di prima frazione al “Maradona” con la rete del graduato su cioccolatino di Kvara. Il Napoli parte molto forte sfiorando la rete con Raspadori, il Bologna esce alla distanza e prova a guadagnare campo ma nel finale i padroni di casa trovano la via del gol. I dati parlano chiaro: meno possesso, più solidità e attenzione, sugli scudi – oltre ai sopracitati Di Lorenzo e Kvaratskhelia – Politano e l’ex Toro Alessandro Buongiorno. Un gol, quello di Di Lorenzo, che fa esplodere l’entusiasmo di tutta la squadra, compreso quello del tecnico Antonio Conte che ha seguito, come se fosse uno degli undici, lo sviluppo dell’azione, e ha esultato subito dopo il gol.
Conte stasera ha offerto un vademecum minuzioso di quello che potrebbe essere il suo team nelle prossime uscite, più Lukaku e altri innesti dal mercato. E ha dimostrato di aver avuto ragione a volere fortemente la permanenza del capitano e della classe cristallina del georgiano. Squadra bassa. Linea a cinque dietro in fase difensiva, spesso e volentieri tutti dietro la linea della palla. Ma poi pronti a scattare a massima velocità e a ripartire in verticale. Ed è Kvara il quid pluris, quintessenza euclidea di questa idea di Napoli del tecnico salentino. Khvicha si è messo in proprio al 75′ con la rete del raddoppio al termine di un’azione personale. Al 94′ poi il tris azzurro con Simeone con assist all’esordio per Neres. Al Bologna solo le briciole di un possesso sterile e qualche azione ben imbastita.
Napoli (3-4-2-1): Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 6, Buongiorno 7; Mazzocchi 6.5 (32′ st Spinazzola 6), Anguissa 6.5, Lobotka 6, Olivera 6.5; Politano 7 (43′ st Neres 6.5), Kvaratskhelia 8; Raspadori 6 (38′ st Simeone 6). All.: Conte 6.5.
Bologna (4-3-3): Skorupski 6; Posch 5, Erlic 6 (19′ Lucumì 5), Beukema 5, Lykogiannis 5.5 (17′ st Miranda 6); Freuler 6, Moro 5.5, Aebischer 5 (35′ st Fabbian NG); Orsolini 5 (17′ st Karlsson 5), Castro 5.5, Ndoye 5.5 (17′ st Odgaard 5). All.: Italiano 5.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con https://www.gonfialarete.com