La nazionale, 210ª nel ranking Fifa, promossa in Lega C di Nations League. Il ct Cevoli: “Vorrei rubare ad Ancelotti la capacità di gestire il gruppo”
San Marino, dal miracolo per la Nations League di C al sogno dei Mondiali: “Ora ci fermano per strada”
San Marino, storicamente vista come la “Cenerentola” del calcio mondiale, ha rotto il suo incantesimo con una vittoria che mancava da vent’anni. Il 5 settembre 2023, la nazionale sammarinese ha sconfitto il Liechtenstein 1-0 nella prima giornata del gruppo 1 di Nations League, segnando una storica vittoria dopo 141 partite senza successi (6 pareggi e 135 sconfitte). Un’impresa che ha riacceso la speranza, anche grazie al gol di Nicko Sensoli, nato poco dopo l’ultima vittoria contro lo stesso avversario, nel 2004.
Anche se la squadra ha subito una sconfitta contro Gibilterra, ha poi pareggiato il ritorno e, con una nuova vittoria contro il Liechtenstein, ha conquistato la promozione nella Lega C della Nations League. Questo successo è stato un sogno realizzato per ex calciatori come Massimo Bonini e Marco Macina, che finalmente hanno potuto esultare insieme alla nazione.
L’allenatore Roberto Cevoli ha parlato di un cambiamento nella mentalità dei giocatori, sottolineando che molti di loro sono dilettanti che lavorano in altri settori e si allenano durante il tempo libero. Nonostante ciò, Cevoli ha fiducia nelle potenzialità della squadra e ha scherzato sull’idea di puntare al Mondiale: “Perché non provarci?”.
Il capitano Matteo Vitaioli ha condiviso l’emozione della vittoria, descrivendo l’incredibile sensazione di festeggiare in un hotel isolato sulle Alpi, mentre Marco Tura, presidente della federazione, ha evidenziato i progressi del movimento, con un bilancio federale che è cresciuto notevolmente negli ultimi anni.
I tifosi sammarinesi, uniti in una brigata chiamata “Mai una gioia”, hanno finalmente potuto festeggiare insieme, in un’atmosfera che è passata dall’autoironia alla gioia sincera. Non solo locali, ma tifosi provenienti da tutto il mondo ora seguono la nazionale, come dimostrato dalla presenza in trasferta a Liechtenstein e Gibilterra, segno di un rinnovato orgoglio calcistico.
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