Sono finite le vacanze del presidente De Laurentiis e si è subito messo al lavoro per tutta una serie di organizzazioni. Innanzitutto la festa scudetto che stavolta, non potrà essere fatta in maniera esclusiva allo stadio Maradona, ma sarà necessario mettere a punto il pullman scoperto con a bordo la squadra azzurra ormai prossima dal vincere il quarto tricolore della storia, il secondo dell’era De Laurentiis, programmare il calciomercato per la prossima stagione ma, soprattutto, mettere a punto quanto occorre per creare il nuovo centro sportivo.
“Ci metto la faccia” ma non c’è ancora l’area per edificare
Il presidente ha fatto una scommessa su se stesso e non può sbagliare, per evitare che i tifosi gli rinfaccino l’ennesima promessa mancata. “Ci metto la faccia, entro il primo settembre cominceranno i lavori per il nuovo centro sportivo”, ha detto di recente il patron, eppure nessuno dei Comuni sui quali dovrebbe sorgere, ha fornito certezze: i sindaci di Castelvolturno, Qualiano, Succivo e Maddaloni si sono smarcati, dicendo che non esiste alcun accordo con il Calcio Napoli per la creazione della nuova casa azzurra. Probabilmente De Laurentiis si fa forte del fatto che la famiglia Coppola non metterà alla porta il Napoli a fine dicembre, cioè la data ultima per liberare tutta l’area di Castelvolturno. Anche la Gazzetta dello Sport oggi scrive in proposito
“il presidente si calerà nelle scadenze più immediate mettendo in ordine per importanza e impellenza i richiami più urgenti: l’immancabile briefing per pianificare l’anno che verrà, con tanto di Champions già garantita e gli investimenti da progettare; poi il centro sportivo da avviare – come da promessa e/o speranza – per il primo settembre; lo stadio sul quale dialogare (nel weekend?) con il sindaco Manfredi e, last but not least, come direbbe anche Conte nella sua versione anglofona, un incontro con l’allenatore solo dopo la sfida al Genoa”.