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Vasquez gela il “Maradona”, l’Inter riduce lo svantaggio dagli azzurri fermati dal Genoa

NAPLES, ITALY - MAY 11: Giovanni Di Lorenzo of Napoli shows his disappointment during the Serie A match between Napoli and Genoa at Stadio Diego Armando Maradona on May 11, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Antonio Conte conserva un solo punto di vantaggio (78) in vetta alla classifica sull’Inter (a quota 77), che vince sotto il cielo diluviante di Torino. Il campionato è ancora aperto, Inzaghi tallona la capolista

Vasquez gela il “Maradona”, l’Inter riduce lo svantaggio dagli azzurri fermati dal Genoa

Lo sport è imprevedibile. Non è mai finita finché non lo è davvero. Questa non è una frase fatta, ma una delle verità più elementari che regolano ogni competizione. Vincere richiede conoscenza, preparazione, consapevolezza. Chi non ne ha, rischia di perdere. E spesso lo fa nel modo più amaro.

Negli ultimi giorni, a Napoli si è parlato più della festa che della partita. Riunioni istituzionali, bus scoperti pronti a sfilare, organizzazione già avviata per una celebrazione ancora tutta da meritare. Eppure lo sport non fa sconti: non concede anticipo sulla gioia, non regala nulla a chi pensa che basti “sentirsi vincitori” per esserlo davvero. La verità è semplice: si può festeggiare solo dopo aver vinto. E per vincere, nello sport, bisogna lottare fino all’ultimo istante. E Conte lo sa bene…

Il Napoli frena in casa proprio sul più bello. Il pareggio per 2-2 contro il Genoa, nella 36ª giornata di Serie A, lascia aperta la corsa scudetto: gli azzurri restano in vetta, ma ora l’Inter insegue a una sola lunghezza. A due giornate dalla fine, ogni punto pesa e il gol di Johan Vasquez, arrivato a sei minuti dal novantesimo, potrebbe rivelarsi decisivo nella lotta al titolo.
La cronaca del match

La squadra di Antonio Conte parte con personalità e al 15′ trova il vantaggio: perfetta imbucata di McTominay per Lukaku, che incrocia rasoterra e batte Martinez. Il Napoli prova a gestire, ma al 32’ subisce il pareggio: il giovanissimo Ahanor colpisce il palo con una conclusione potente, la sfera rimbalza su Meret e finisce in rete per uno sfortunato autogol del portiere.

La ripresa si apre con il Napoli ancora avanti sul piano del gioco e al 57′ arriva il nuovo vantaggio: ancora McTominay protagonista, questa volta in versione rifinitore per Raspadori, che controlla e finalizza con precisione.

Sembra fatta per gli azzurri, ma il Genoa non si arrende. Al minuto 84, un preciso colpo di testa di Vasquez, su azione da corner, gela lo stadio Diego Armando Maradona e regala il pari ai rossoblù. Il Napoli, nonostante il forcing finale, non riesce più a trovare la via del gol.
Lobotka in campo, ma non al meglio

Nota da segnalare l’impiego iniziale di Stanislav Lobotka, che però è stato costretto a uscire dopo soli 13 minuti per un problema fisico che ancora non sembra risolto. Un segnale preoccupante in vista del rush finale.

NAPOLI-GENOA 2-2

Napoli (4-4-2): Meret 5; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6,5, Olivera 6, Spinazzola 6; Politano 6 (43′ st Neres NG), Anguissa 6,5, Lobotka NG (13′ Gilmour 6), McTominay 7,5; Lukaku 6,5, Raspadori 7 (35′ st Billing sv).  All.: Conte 6,5.

Genoa (4-2-3-1): Siegrist 6,5; Sabelli 6 (33′ st Zanoli NG), Otoa 5,5 (24′ st Bani 6), Vasquez 6,5, Ahanor 6,5 (33′ st Venturino sv); Masini 6, Frendrup 5,5; Norton-Cuffy 6, Vitinha 5,5 (24′ st Kassa 6), Messias 6,5 (14′ st Martin 6,5); Pinamonti 5. All.: Vieira 6.5.