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Eurosport – Conte, il “Grande Ristrutturatore” del calcio italiano. L’impresa napoletana la più bella

Antonio Conte, coach of Napoli, is reacting during the Serie A soccer match between Hellas Verona and SSC Napoli at Stadio Bentegodi in Verona, Italy, on August 18, 2024. (Photo by Ciro De Luca/NurPhoto via Getty Images)

Il pezzo, distribuito dalla testata sportiva, è un omaggio ben costruito ad Antonio Conte, definendolo “Il Grande Ristrutturatore” del calcio italiano. Una figura che entra nel caos e ne esce con un trofeo in mano.

Eurosport – Conte, il “Grande Ristrutturatore” del calcio italiano. L’impresa napoletana la più bella

Il trionfo con il Napoli è raccontato come l’ennesima conferma della sua capacità di ottenere risultati immediati, anche in contesti compromessi.

Conte e il Napoli: un incontro al momento giusto
Il Napoli, reduce da un decimo posto e una stagione fallimentare, aveva bisogno di una guida decisa. Conte ha:

Ricostruito il gruppo, anche in presenza di dissidi interni.

Ripreso il controllo tattico, variando con intelligenza tra difesa a tre e a quattro.

Ridato identità a una squadra smarrita dopo l’era Spalletti.

La sua impronta è visibile in ogni aspetto del successo: dall’organizzazione alla mentalità, fino alla valorizzazione di giocatori dati per persi, come Raspadori.

Un allenatore da impatto immediato, ma raramente duraturo
Il paragone con Juventus, Chelsea, Inter e Nazionale è centrato. Conte:

Vince subito, spesso al primo anno.

Apre cicli, ma difficilmente li porta a termine.

Tende a scontrarsi con le società quando non vede ambizione o strutture adeguate.

Il punto centrale è questo: Conte funziona in ambienti che gli garantiscono controllo e investimenti. Quando mancano, si consuma rapidamente.

Le difficoltà non lo hanno fermato
La stagione è stata piena di ostacoli:

Cessione invernale di Kvaratskhelia, contestata pubblicamente.

Infortuni chiave, tra cui Neres e Buongiorno.

Un mercato di gennaio insufficiente.

Nonostante tutto, il Napoli ha continuato a vincere. La gestione di Conte è stata pragmatica, adattiva, autoritaria quando serviva.

E ora?
Il Napoli ha investito, vuole trattenere Conte, punta a nomi come De Bruyne e David. Ma le incognite restano:

La permanenza è tutt’altro che certa.

Juventus e Milan potrebbero offrire alternative.

Conte vuole garanzie: senza, potrebbe interrompere il ciclo come già fatto in passato.

Lo Scudetto con il Napoli è una prova di forza. Una vittoria che rinnova la sua credibilità tra i top d’Europa. Ma pone anche una domanda aperta: Antonio Conte resterà per costruire qualcosa di duraturo, oppure il suo capolavoro napoletano resterà un episodio isolato? La palla, adesso, è nel campo della società.