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Atalanta, Gasperini e la Dea: tra conferme e dubbi, il futuro resta a Bergamo

L’Atalanta ha chiuso la stagione al terzo posto in Serie A, ottenendo così la qualificazione alla prossima Champions League. Un risultato ormai consolidato e parte della crescita strutturale del club.

Atalanta, Gasperini e la Dea: tra conferme e dubbi, il futuro resta a Bergamo

Tuttavia, a destare attenzione sono le tensioni interne tra la società e l’allenatore Gian Piero Gasperini, che negli ultimi mesi ha manifestato qualche perplessità sul proprio futuro, lasciando intuire che non sarà semplice mantenere gli standard raggiunti.

La posizione del club
Dopo l’ultima partita di campionato contro il Parma, il presidente Antonio Percassi ha commentato la situazione ai microfoni di DAZN, mostrando un atteggiamento fiducioso ma consapevole della delicatezza del momento: «È una giornata emotivamente intensa per tutti noi. In questi anni abbiamo vissuto momenti straordinari insieme a tanti protagonisti, tra cui naturalmente Gian Piero Gasperini. Sappiamo quanto il mister sia importante per l’Atalanta, e quando arriverà il momento di chiudere questa avventura, lo faremo nel modo migliore, perché è ciò che merita. Da parte nostra abbiamo fatto tutto quanto possibile, incluso presentare una proposta di rinnovo del contratto. Oltre a questo, non possiamo andare.»

Gasperini, che ha ancora un anno di contratto con il club bergamasco, ha risposto a queste dichiarazioni nel corso della sua ultima conferenza stampa stagionale, con parole che hanno aperto a un confronto sul futuro: «Sarà difficile ripetersi. La qualificazione alla Champions rappresenta un traguardo molto elevato, e per mantenerci a questi livelli serve un lavoro continuo. Credo che in questo momento non sia più in grado di sostenere questo livello di prestazioni. Ora serve rifondare con umiltà. Raggiungere la Champions League è un obiettivo alto, ma forse, per la prima volta in nove anni, dovrò abbassare l’asticella. Non so se questa scelta sarà condivisa o meno. Forse nell’ultimo anno si sono create alcune crepe, qualche differenza di vedute, ma ritengo che tutto possa essere superato.»

Uno scenario in evoluzione
Nonostante i segnali di tensione, Gasperini sembra destinato a restare a Bergamo, anche perché al momento non risultano offerte concrete da club di alto profilo interessati al suo profilo. Nei prossimi giorni è previsto un confronto diretto tra l’allenatore e la società per valutare insieme il percorso da intraprendere nella prossima stagione.