Mentre l’Inter si prepara alla finale di Champions League, cresce l’attenzione sul futuro di Simone Inzaghi. La questione è tornata d’attualità nelle ultime ore a seguito dell’offerta ufficiale ricevuta dal tecnico piacentino da parte dell’Al-Hilal.
Inter, Inzaghi tentato dall’Al-Hilal: Marotta monitora anche Fabregas per il dopo
Il club saudita, attualmente senza una guida stabile dopo l’esonero di Jorge Jesus e la nomina ad interim di Mohammad Al-Shalboub, vuole presentarsi al Mondiale per club con un allenatore di alto profilo. E la proposta economica avanzata a Inzaghi è decisamente fuori portata per qualsiasi club italiano: tra le quattro e le cinque volte superiore all’ingaggio attualmente percepito in nerazzurro.
Inzaghi, al momento, non ha detto no. Ha chiesto tempo, almeno fino alla fine della stagione e, soprattutto, dopo la finale di Champions a Monaco di Baviera: un appuntamento che rappresenta l’apice della sua carriera e l’obiettivo di una vita. La decisione definitiva verrà presa solo dopo quella partita.
Negli ultimi giorni, inoltre, è cambiato l’atteggiamento del tecnico e della sua famiglia verso l’ipotesi araba. Se inizialmente sembrava esserci una certa reticenza, ora il clima è diverso: il gruppo familiare è compatto e pronto a seguirlo in questa eventuale nuova esperienza.
Oltre all’aspetto economico, c’è la possibilità per Inzaghi di lavorare in un ambiente con pressioni mediatiche ridotte rispetto a quelle vissute in Italia, soprattutto in un’annata caratterizzata da tensioni, polemiche arbitrali e aspettative altissime. Di contro, lasciare l’Inter significherebbe interrompere un ciclo tecnico di quattro anni, costruito con fatica e culminato in una finale europea e, in caso di successo, nella possibilità di giocare la Supercoppa Europea nella prossima stagione.
Nel caso in cui Inzaghi accettasse la proposta saudita, l’Inter dovrebbe muoversi rapidamente per individuare un nuovo allenatore. Tra i nomi più apprezzati dalla dirigenza spicca quello di Cesc Fabregas, attualmente alla guida del Como. Il profilo dell’allenatore spagnolo piace per idee e mentalità, ma strapparlo al progetto lariano non sarebbe semplice, anche alla luce del forte legame instaurato con il club e degli investimenti promessi per la prossima stagione.
Difficile, al momento, pensare a un profilo come Massimiliano Allegri, che resta fortemente accostato alla panchina del Napoli, qualora Antonio Conte dovesse tornare alla Juventus.
La speranza della dirigenza nerazzurra – Marotta e Ausilio in testa – è che il tema resti teorico e che Inzaghi, dopo la finale, decida di proseguire il suo percorso a Milano. Ma il futuro è tutto da scrivere.