Il Bologna sogna in grande. E il nome che infiamma queste ore di mercato è quello di Edin Džeko. L’attaccante bosniaco, reduce da una stagione importante con il Fenerbahçe, è in scadenza di contratto e pronto a valutare seriamente un ritorno in Italia. Tra le ipotesi sul tavolo, quella rossoblù sembra la più concreta.
Bologna, obiettivo Dzeko: primi contatti diretti tra le parti, Sartori accelera
I primi contatti: chi ha fatto il primo passo?
Non è chiaro se a muoversi per primo sia stato il club o l’entourage del calciatore. Ma ormai poco importa: il Bologna vuole Džeko, e il giocatore è disposto ad ascoltare con attenzione. La sua volontà, filtrata in questi giorni, è chiara: tornare in Serie A, in un ambiente competitivo e motivante.
A 39 anni, l’ex centravanti di Roma e Inter ha ancora numeri da protagonista. Nell’ultima stagione ha collezionato 53 presenze e 21 gol con il Fenerbahçe, dimostrando di essere ben lontano dal canto del cigno.
Sartori in missione: non solo osservazione, ma confronto diretto
Nelle ultime ore è emerso un dettaglio che alimenta le voci: Giovanni Sartori, responsabile dell’area tecnica del Bologna, sarebbe stato avvistato allo stadio di Zenica durante Bosnia-San Marino, gara in cui Džeko ha segnato appena quattro minuti dopo essere entrato. Un caso? Probabilmente no.
L’indiscrezione, se confermata, suggerisce che Sartori possa aver colto l’occasione per parlare di persona con il giocatore. Non sarebbe la prima volta: è noto che il dirigente ami confrontarsi direttamente con i suoi obiettivi prima di avviare una trattativa formale, anche solo per sondare motivazioni, disponibilità e aspettative.
Obiettivo comune: vivere la prossima stagione insieme
Il dialogo tra le parti è già iniziato nei giorni scorsi, probabilmente in forma riservata. I segnali sono positivi, e l’interesse è reciproco: il Bologna cerca esperienza e carisma per affrontare le sfide della nuova stagione, mentre Džeko vuole ancora mettersi in gioco ad alti livelli, in un campionato che conosce bene.
Ma perché puntare su un profilo come il suo, a quasi quarant’anni? La risposta è duplice: professionalità assoluta e una capacità realizzativa ancora intatta. Non a caso, anche sotto la guida di José Mourinho al Fenerbahçe, Džeko ha dimostrato di poter fare la differenza.