La corsa alla panchina della Nazionale italiana sembra aver trovato un favorito: Gennaro Gattuso. Dopo il passo indietro di Claudio Ranieri, la FIGC ha intensificato i contatti con il campione del mondo 2006, che nelle ultime ore ha superato nella corsa alla panchina azzurra anche Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi.
Italia, Gattuso verso la panchina azzurra: oggi incontro con Buffon, venerdì la stretta con Gravina
Oggi vertice con Buffon, venerdì la decisione finale
Il primo passo concreto verso la nomina di Gattuso è atteso già oggi, con un incontro programmato con Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale. Un faccia a faccia informale ma significativo, che precede il confronto decisivo previsto per venerdì con il presidente federale Gabriele Gravina.
Secondo le indiscrezioni, l’accordo di massima sarebbe già stato raggiunto: un contratto annuale, con opzione automatica di rinnovo in caso di qualificazione al prossimo Mondiale. Un’intesa pragmatica, che riflette la volontà della Federazione di voltare pagina ma con prudenza.
Le parole di Gravina: “Cerchiamo un progetto nuovo”
In attesa della stretta finale, il presidente Gravina ha commentato così la situazione, intervenendo durante un evento istituzionale:
“Non ci sono ancora novità ufficiali sul prossimo commissario tecnico. Ci stiamo prendendo qualche giorno per riflettere, al di là dei nomi. Vogliamo capire se c’è un progetto nuovo, credibile e sostenibile”.
Gravina ha inoltre voluto sottolineare l’amarezza per la fine anticipata del percorso con Luciano Spalletti, sollevato dall’incarico dopo i deludenti risultati:
“Con Luciano ho avuto e continuo ad avere un ottimo rapporto. La sua uscita è stata dolorosa, è stato anche bersaglio di critiche ingiuste. Ma quando viene meno il vincolo quotidiano, è giusto fermarsi a riflettere”.
Gattuso in pole: temperamento e identità
Gattuso, che ha recentemente concluso la sua esperienza in Spagna con il Siviglia, rappresenta per la FIGC un profilo ideale per ricostruire la Nazionale sul piano caratteriale e dell’identità tattica. La sua esperienza da calciatore, l’attaccamento alla maglia azzurra e la capacità di gestire gruppi complessi sono ritenute qualità fondamentali per affrontare il ciclo che porterà al Mondiale 2026.
L’annuncio potrebbe arrivare già nel fine settimana, chiudendo così un periodo di incertezza e avviando ufficialmente il nuovo corso dell’Italia.