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Repubblica – Il Napoli è sempre più “british” e vuole più gol: Conte studia tre diversi moduli

Repubblica – Il Napoli è sempre più “british” e vuole più gol: Conte studia tre diversi moduli

Meno quattro. Il 1 luglio riapre ufficialmente il mercato e il Napoli è al lavoro per definire in fretta almeno altri due colpi, dopo aver sfruttato la inedita finestra di giugno per formalizzare l’acquisto a titolo definitivo dall’Empoli del giovane difensore Luca Marianucci e soprattutto il clamoroso arrivo a parametro zero del fuoriclasse Kevin De Bruyne, che s’era appena svincolato al termine di 8 stagioni trionfali dal Manchester City. Il top player belga è il quarto centrocampista ad approdare in maglia azzurra dopo aver calpestato da protagonista il prestigioso palcoscenico della Premier League, come in precedenza era già successo a Frank Zambo Anguissa, Scott McTominay e Billy Gilmour. Il motore dei nuovi campioni d’Italia sarà dunque ancora più “british” ed è una risorsa in più per Antonio Conte specialmente in vista degli impegni durissimi della Champions: una competizione in cui i ritmi aumentano in modo esponenziale rispetto alla serie A e in cui per emergere c’è bisogno di giocatori più performanti anche dal punto di vista fisico, oltre che tecnico.

Pescare in Premier si è rivelato un ottimo affare persino quando il Napoli ha preso in prestito a gennaio un modesto gregario come Philip Billing, autore contro l’Inter di uno dei gol decisivi per il quarto scudetto. Il mediano svedese non aveva i numeri per meritarsi la conferma e infatti il club azzurro alla fine della stagione lo ha restituito al mittente. Ma in 4 mesi da meteora il giocatore del Bournemouth ha trovato lo stesso il modo di lasciare il segno, a riprova che chi arriva dal campionato d’Oltremanica – il più qualitativo del mondo – ha quasi sempre una marcia in più. Per questo Conte (che ha in mente di lavorare su tre moduli: 4-3-3, 4-2-4 e 3-5-2) ha dato il suo via libera ad Aurelio De Laurentiis e al ds Manna per battere anche le piste che portano a Darwin Nunez e Federico Chiesa, entrambi in uscita dal Liverpool.

Il motore british ha già fatto la differenza in serie A e vale la stessa logica per la costruzione del nuovo reparto offensivo dei campioni d’Italia, in cui ha dimostrato di poter essere determinante – nonostante i suoi 31 anni – l’ex del Chelsea, Romelu Lukaku. Fare shopping in Premier costa di più, ma per chi come il Napoli può permetterselo è una garanzia di successo. Ma non esiste solo il mercato inglese ed è quindi importante battere pure altre piste. L’attaccante olandese Noa Lang, che da un momento all’altro diventerà il terzo rinforzo della squadra di Conte, arriverà infatti dalla Eredivisie (dove fu pescato un certo Dries Mertens). Eppure la bottega paradossalmente più cara è quella di serie A. Per questo si sono complicate le trattative con il Bologna per Ndoye e Beukema e l’Atalanta per Scalvini. Richieste esose, anche più di quelle della Liga spagnola: da dove può arrivare il terzino Juanlu. Tra 4 giorni si fa sul serio.

Carlo Gioia