La posizione di Maduka Okoye, portiere dell’Udinese, si complica in maniera significativa. La Procura Federale della FIGC, guidata da Giuseppe Chinè, ha disposto il deferimento del calciatore con l’accusa di illecito sportivo, nell’ambito di un’indagine legata a presunte scommesse irregolari collegate a un’ammonizione ricevuta durante la gara Udinese-Lazio dell’11 marzo 2024.
Udinese, bufera su Okoye: deferimento per illecito sportivo, rischia fino a quattro anni di squalifica
Nel mirino degli inquirenti c’è il cartellino giallo ricevuto da Okoye al 63’, per perdita di tempo. Una sanzione apparentemente banale, ma che secondo gli inquirenti potrebbe non essere casuale. La Procura ha infatti rilevato un flusso anomalo di scommesse concentrate proprio sull’ammonizione del portiere, evento su cui alcuni soggetti avrebbero puntato con decisione prima del match.
A insospettire gli investigatori è stata non solo la natura della sanzione – arrivata in una fase della partita non particolarmente critica – ma soprattutto il volume e la tipologia delle puntate, tutte focalizzate su un evento specifico e poco comune.
I risvolti dell’inchiesta: indizi, rapporti personali e una cena sospetta
Il procedimento ha preso ulteriore consistenza quando è emerso il legame tra Okoye e uno degli scommettitori sotto osservazione. Secondo quanto trapelato, l’uomo – gestore di un ristorante frequentato da diversi giocatori dell’Udinese – avrebbe incontrato il portiere in prossimità del match con la Lazio, parlando proprio dell’eventualità di un’ammonizione.
Un dettaglio che, alla luce delle indagini, rafforza l’ipotesi di una combine orchestrata a scopo di lucro tramite le scommesse, configurando potenzialmente un illecito sportivo. Se questa ricostruzione venisse confermata dalla giustizia sportiva, le conseguenze per Okoye sarebbero molto pesanti: la squalifica prevista in casi simili può arrivare fino a quattro anni, oltre a pesanti ripercussioni sulla sua carriera e sul rapporto con la società friulana.
Scenario futuro: cosa rischia il portiere dell’Udinese
Il deferimento da parte della Procura FIGC è solo l’inizio di un procedimento disciplinare che si preannuncia complesso. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire la posizione del giocatore, che al momento non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. L’Udinese, da parte sua, mantiene una posizione di prudenza in attesa degli sviluppi, ma la vicenda rischia di avere un impatto significativo anche sul club, già reduce da una stagione difficile.
Nel frattempo proseguono anche le indagini parallele avviate dalla Procura di Udine, che potrebbero sfociare in ulteriori azioni anche sul piano penale, con l’ipotesi di truffa in concorso ai danni di un bookmaker.