Il Monza cambia proprietà: oggi giornata cruciale per il passaggio del club a una cordata statunitense. Inizia una fase di transizione che toccherà ogni livello della società, dalla dirigenza alla guida tecnica.
Monza, svolta americana: firme attese per il passaggio di proprietà. Parte la transizione verso il nuovo assetto
Il futuro dell’AC Monza è a un punto di svolta. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, è attesa nella giornata odierna la firma che sancirà il passaggio delle quote di maggioranza del club brianzolo da Fininvest a Beckett Layne Ventures, società di venture capital con sede a Larchmont, nello stato di New York.
L’operazione, del valore stimato di circa 30 milioni di euro, prevede l’acquisizione di una quota tra il 75% e l’80% del club. L’obiettivo, da parte della nuova proprietà americana, è quello di arrivare al controllo totale del Monza nel giro di un anno.
Tra i volti noti che compongono la cordata americana spicca Brandon Berger, ex responsabile del marketing del Chelsea, figura che testimonia l’interesse strategico degli investitori nel posizionare il Monza in una dimensione più internazionale.
Una transizione studiata: Galliani resta figura chiave
Il “signing” – passaggio formale necessario per sbloccare le prime operazioni concrete sul mercato – rappresenta solo il primo step di una fase transitoria che si protrarrà per diverse settimane, fino al “closing”, momento in cui la nuova proprietà entrerà ufficialmente in carica.
In questo periodo, l’attuale dirigenza continuerà a operare in sinergia con i nuovi investitori, assicurando continuità tecnica e gestionale. In particolare, l’amministratore delegato Adriano Galliani resterà al centro del progetto, guidando il club nella fase di transizione e collaborando con i dirigenti destinati a prendere il suo posto.
Nuovi scenari dirigenziali: nomi e ipotesi sul tavolo
Le trattative in corso restano coperte da patti di riservatezza, ma filtrano alcune indiscrezioni sui possibili assetti futuri. In particolare:
Mauro Baldissoni, ex dirigente della Roma, potrebbe assumere il ruolo di amministratore delegato.
Nicolás Burdisso, ex calciatore e dirigente sportivo con esperienze in Italia e Argentina, è tra i candidati per la direzione sportiva.
Francesco Vallone potrebbe ricoprire l’incarico di capo scout.
Parallelamente, si fa strada anche l’ipotesi di un coinvolgimento di Alex Menta, attualmente general manager della Triestina in Serie C e con un passato da direttore tecnico del Venezia. Legato – secondo alcune voci – a una parte della nuova cordata, Menta potrebbe portare con sé figure di fiducia per l’area tecnica del Monza.
Panchina in bilico: Bianco in discussione, spunta De Rossi
Anche la guida tecnica della squadra è al centro delle valutazioni. L’attuale allenatore, Paolo Bianco, è stato scelto dalla proprietà uscente, ma non è escluso che il nuovo assetto dirigenziale possa orientarsi verso un profilo diverso.
Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Daniele De Rossi, attualmente sotto contratto con la Roma fino al 2027. Tuttavia, il suo ingaggio elevato (circa 3 milioni netti a stagione) rappresenta un ostacolo significativo, tanto da aver frenato anche l’interesse concreto della Sampdoria.
Un nuovo corso per il Monza: identità italiana, visione internazionale
Il cambio di proprietà rappresenta un momento di ristrutturazione strategica per il Monza. Gli investitori americani sembrano intenzionati a rafforzare il brand del club brianzolo, proiettandolo su palcoscenici sportivi e commerciali più ambiziosi, ma senza rompere la continuità con l’identità italiana e il lavoro costruito negli ultimi anni.
Sarà fondamentale, in questo contesto, la gestione della transizione: una collaborazione ordinata tra vecchia e nuova dirigenza, con l’obiettivo di garantire stabilità e permettere alla squadra di affrontare con serenità la prossima stagione sportiva.
Il Monza si appresta così ad aprire una nuova pagina della sua storia: americana nei capitali, ma con radici solide nel calcio italiano.