Ci sarebbero l’eccessiva velocità e il successivo scoppio di uno pneumatico dovuto all’asfalto dissestato a causare l’incidente nel quale hanno perso la vita l’attaccante del Liverpool Diogo Jota e il fratello André Silva, anche lui calciatore, riporta Mediaset.
Liverpool choc, muore Diogo Jota in un incidente stradale insieme al fratello
Diogo Jota, autostrada sotto accusa: in quel tratto una donna rischiò…
I due erano a bordo di una Lamborghini a noleggio che ha preso fuoco dopo l’uscita di strada a causa dello scoppio dello pneumatico, mentre viaggiavano ad alta velocità sull’autostrada A-52 vicino a Cernadilla (Zamora).
Calcio internazionale, chi era André Silva: il fratello di Diogo Jota scomparso nell’incidente
Diogo e André stavano raggiungendo Santander (ma si sarebbero fermati a Burgos secondo il fisioterapista del giocatore del Liverpool, ndr) e avevano scelto l’auto invece dell’aereo su consiglio medico. Diogo Jota era stato infatti operato recentemente per una lesione polmonare e il protocollo raccomandato sconsigliava di volare per evitare i rischi legati alle variazioni della pressione sanguigna.
Dopo il viaggio in direzione Santander avrebbero preso il traghetto delle 16 verso Portsmouth (Inghilterra). Lì avrebbero percorso altri 430 km per arrivare a Liverpool: l’attaccante dei Reds avrebbe dovuto ricominciare la preparazione con i compagni martedì. Stando alla ricostruzione ufficiosa della Guardia Civil, durante una fase di sorpasso – su un tratto autostradale con limite di 120 km orari – sull’asfalto irregolare uno pneumatico posteriore è scoppiato, provocando la perdita di controllo del mezzo, l’impatto e quindi l’esplosione. L’auto, una Lamborghini Huracán a trazione posteriore, era stata noleggiata da Diogo Jota.
L’incidente è avvenuto sulla A-52, l’autostrada tra Galizia e Portogallo, già in passato sotto accusa per la scarsa manutenzione
Nell’aprile dell’anno scorso erano state presentate numerose denunce per il cattivo stato dell’asfalto e 10 giorni fa una donna è rimasta gravemente ferita ed è stata estratta dalla sua auto distrutta nella stessa zona dell’incidente di Diogo Jota.
La polizia sta anche cercando di determinare a che velocità viaggiasse la Lamborghini dei due fratelli. La moglie di Diogo Jota, Rute Cardoso, ha raggiunto l’Istituto di Anatomia Forense di Zamora dove le due salme sono state portate per il riconoscimento tramite Dna. Solo 12 giorni fa era stato celebrato il matrimonio alla presenza dei tre figli. Per lei e i famigliari è stata assicurata l’assistenza psicologica. I funerali si terranno domani alle 10 alla chiesa matrice di Gondomar, a pochi chilometri da Porto, dove i due fratelli erano nati e cresciuti.