Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco, Barcellona, Liverpool, Paris Saint-Germain e Chelsea: queste le “sette sorelle” del calcio europeo, squadre economicamente e tecnicamente fuori portata per la maggior parte dei club. Tra loro, nessuna italiana. Ma c’è un’eccezione possibile: il Napoli.
Champions League, le sette sorelle d’Europa: l’Italia resta fuori, ma il Napoli…
Le big d’Europa viaggiano su un altro livello
In questa estate post-Mondiale, il calcio europeo ha già delineato i propri equilibri. Le sette superpotenze si stanno muovendo con determinazione sul mercato, confermando la loro posizione dominante, come riporta Gazzetta:
Il Chelsea, guidato da Enzo Maresca, ha sorpreso tutti vincendo il Mondiale per Club 2025. Oltre al colpo Joao Pedro, il club inglese ha già integrato Delap, Gittens ed Estevao. Un progetto giovane e ambizioso che sfida i limiti del Fair Play Finanziario UEFA.
Il PSG, pur rimanendo sulla carta la squadra più attrezzata, ha mostrato crepe nella finale con i Blues. Luis Enrique ha subito una lezione tattica pesante e il club fatica a rinforzarsi, essendo già colmo di top player in ogni reparto.
Il Manchester City ha aggiunto talento ed equilibrio con Ait-Nouri, Reijnders e Cherki. Guardiola stesso ha ammesso di essere rimasto sorpreso dai progressi della squadra.
Il Real Madrid di Xabi Alonso sperimenta un calcio offensivo ma rischioso. Con Alexander-Arnold, Huijsen e l’atteso arrivo di Mastantuono, i Blancos restano tra i favoriti, ma la gestione dei grandi nomi – Mbappé incluso – resta delicata.
Il Bayern Monaco, pur avendo perso Musiala, mantiene ambizioni da vertice europeo grazie a una struttura solida e una dirigenza lungimirante.
Il Barcellona punta tutto sulla crescita di Lamine Yamal, talento precoce capace di cambiare le sorti di una partita.
Il Liverpool, profondamente rinnovato dopo la tragedia personale di Diogo Jota, ha inserito elementi di qualità come Wirtz, Frimpong, Kerkez e Mamardashvili, puntando ancora al vertice.
Le italiane rincorrono: solo il Napoli può ambire a di più
Di fronte a queste corazzate, le italiane sembrano giocare un altro campionato. L’Inter, travolta 0-5 dal PSG in finale, ha perso mordente sul mercato. Gli arrivi di Sucic, Esposito e Bonny non bastano a far pensare a una nuova corsa verso l’Europa che conta.
La Juventus, pur con l’innesto di Jonathan David, resta incompleta. L’eventuale arrivo di Kolo Muani darebbe slancio, ma servono ancora rinforzi in ogni reparto. Intanto, Chivu e Tudor lavorano per costruire un’identità più solida.
L’Atalanta è in fase di ricostruzione: ha perso Gasperini e Retegui, e il futuro di Lookman, Ederson e Carnesecchi è tutt’altro che certo.
In questo panorama, l’unica a mostrare vera ambizione e una chiara visione strategica è il Napoli. Dopo aver mantenuto l’ossatura della squadra vincente, De Laurentiis sta costruendo una rosa ampia e competitiva, capace di sostenere il doppio impegno campionato-Champions League. L’obiettivo è chiaro: entrare stabilmente nell’élite europea.
Un’ottava sorella?
In ogni stagione c’è una sorpresa. In passato lo è stato l’Arsenal, oggi potrebbe essere il Napoli. Il potenziale c’è: struttura societaria solida, rosa profonda, qualità tecnica in campo. Serve solo continuità e lucidità nei momenti chiave.
La Champions League 2025-26 sembra già scritta. Ma se c’è spazio per un’ottava sorella, potrebbe finalmente essere un’italiana a reclamare quel posto. Il Napoli è in corsa. E, per una volta, non sembra solo un sogno.