L’estate azzurra si apre ufficialmente oggi in Trentino, dove il Napoli inaugura il primo dei due ritiri stagionali con uno spirito nuovo e tanta carne al fuoco. La squadra parte alla volta di Dimaro per il quattordicesimo anno consecutivo, ma mai come questa volta lo scenario tecnico e organizzativo sembra disegnato su misura per voltare pagina. Il lavoro targato Antonio Conte prosegue tra l’entusiasmo dei tifosi – attesi in massa anche dall’estero – e una struttura rinnovata secondo le indicazioni del tecnico salentino: un secondo campo per le sedute tattiche, una palestra potenziata al bordo del terreno di gioco principale, e una tribuna ampliata fino a 2.200 posti per consentire al pubblico di seguire da vicino allenamenti e test match (già in programma le sfide contro Arezzo e Catanzaro).

Napoli, il nuovo corso di Conte riparte da Dimaro: tra novità, ambizioni e volti nuovi

Il ritiro si preannuncia intenso e cruciale. Cinque i nuovi innesti già a disposizione, con l’attesa tutta rivolta verso Kevin De Bruyne, il colpo da copertina che ha infiammato la piazza. Insieme a lui, anche Lang e Marianucci sono pronti a mettersi al lavoro, mentre Beukema e Lucca raggiungeranno il gruppo nelle prossime ore, dopo aver completato ieri sera gli ultimi passaggi formali. Una campagna acquisti iniziata col piede giusto e voluta fortemente da Conte, che aveva chiesto un mercato veloce e mirato.

Il club, però, non si ferma qui. Ndoye del Bologna è il prossimo obiettivo: valutato 40 milioni, l’esterno svizzero è un pallino del tecnico, e l’intesa con il giocatore è già in cassaforte. In parallelo si lavora per Milinkovic-Savic, il portiere del Torino, che in contemporanea apre all’uscita di Ngonge. Sul fronte cessioni, via libera per Folorunsho (direzione Cagliari), Zerbin e forse Simeone al Pisa, ma la lista dei partenti è lunga. Dimaro sarà anche il banco di prova per capire chi merita di restare.

Andrea Alati