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Napoli, Lucca si presenta: “Napoli è sempre stata la prima scelta. Da Conte posso solo imparare. Lukaku fantastico”

Alto 201 centimetri, Lucca è il classico numero 9 da area di rigore. Fisico e potente, ha una enorme facilità di tiro che gli permette di essere determinante in area di rigore.

 

Nonostante la sua altezza, è comunque un giocatore che viene coinvolto spesso nella costruzione del gioco. Uno dei giocatori a cui si ispira è Zlatan Ibrahimovic , un punto di riferimento per i giocatori della sua generazione, soprattutto con quelle caratteristiche fisiche.

Da Dimaro parla in conferenza stampa Lorenzo Lucca, acquistato qualche giorno fa dall’Udinese in prestito con obbligo di riscatto per 35 milioni di euro (bonus inclusi). Il giocatore è arrivato in Trentino a disposizione di Antonio Conte venerdì 18 luglio

 

Napoli, Lucca si presenta: “Napoli è sempre stata la prima scelta. Da Conte posso solo imparare. Lukaku fantastico”

 

L’attaccante italiano, che ha lasciato l’Udinese dove ha militato nella passata stagione, si è presentato in conferenza stampa da nuovo giocatore del Napoli: Napoli è sempre stato l’unico mio obiettivo, la mia prima scelta, insieme al direttore, al presidente ed al mister, mi hanno voluto fortemente. Conte ha vinto tanto, ha tanta esperienza in Italia ed all’estero, posso solo imparare”.

 

“Gattuso? Ci siamo sentiti col mister in estate, mi ha chiesto come stavo, in ottica nazionale sono venuto qui e Napoli è sempre stato l’unico mio obiettivo, la mia prima scelta, insieme al direttore, al presidente ed al mister, mi hanno voluto fortemente, è un percorso che sta iniziando e che può finire poi benissimo con i Mondiali e devo giocarmi le mie carte nella maniera corretta e lavorare settimana dopo settimana”.

 

“Conte? Non devo essere io a giudicare il mister, ha vinto tanto, ha tanta esperienza in Italia ed all’estero, posso solo imparare a livello tattico e mentale che è uno dei suoi punti di forza”.

 

“Lukaku? Sicuramente è un giocatore fantastico, ha fatto una grande carriera, sta facendo una grande carriera e posso prendere molte cose positive da lui, è un piacere giocare con lui ed imparare da lui. Non vedo l’ora di scendere in campo e giocare con lui”.

Cosa ti hanno detto Inler e Carnevale quando s’è presentato il Napoli? Da fuori hai notato un cambio di percezione sul Napoli?

 

“Con Gokhan e Carnevale ho parlato poco, ci siamo visti poco, ma mi hanno detto che la società e la città Napoli è meravigliosa, con persone meravigliose, puoi solo divertirti. Da quando sono arrivato a Dimaro per il primo allenamento ho subito percepito l’accoglienza del pubblico e di tutti coloro che lavorano nel Napoli, è stato emozionante, non mi sarei mai aspettato tutte queste persone qui. Venivo da una squadra e una città più piccole, non c’è quest’euforia”.

 

Si parla del 4-3-3, ma ci sono anche alternative. Ti senti anche disposto a giocare a 2 davanti?

 

“In passato ho giocato sia a 1 che a 2, se il mister mi dovesse chiamare in causa per giocare da solo o con Romelu sono il primo ad essere contento di giocare, ma l’importante è essere uniti tutti perchè è un anno importante”.

 

Su quel rigore s’è visto grande personalità, quanto può aiutarti per importi a Napoli?

 

“Su quel rigore, il discorso è stato un po’ frainteso, ma ci siamo subito messi d’accordo con Thauvin e la società, è acqua passata, può capitare quando giochi. Io voglio solo aiutare la squadra”.

 

3 persone da ringraziare per essere qui. Hai sentito l’urlo Champions al Maradona?

 

“Direi la mia famiglia, mio papà, mia mamma e mio fratello. Sulla musichetta Champions… ad Amsterdam ero in panchina anche contro il Napoli. Al Maradona quando ho sentito l’urlo della Champions mi sono venuti i brividi, non vedo l’ora di giocarci”.

 

In termini personali hai un obiettivo di gol?

 

“L’unica cosa che ho fissato è migliorare nelle cose in cui sono più indietro. Ho ben chiaro gli obiettivi, ma non posso dirti la cifra dei gol, non ci penso, vedremo gol dopo gol. A livello personale se ti metti un obiettivo di gol crei aspettative e pressioni dentro te stesso”.

 

Hai già un’intesa con i compagni?

 

“Conoscevo già i nazionali, siamo un bellissimo gruppo, sto facendo amicizia con tutti, non posso che trovarmi bene qui e sono molto felice”.