Dopo l’esperienza complicata alla guida della Sampdoria, Andrea Pirlo inaugura una nuova fase della sua carriera in panchina: l’ex centrocampista della Nazionale italiana è ufficialmente il nuovo allenatore dello United FC, club di Dubai che milita nella seconda divisione degli Emirati Arabi Uniti.
Pirlo, il campione del Mondo 2006 riparte da Dubai: è il nuovo allenatore dello United FC
L’annuncio è arrivato nella mattinata del 25 luglio attraverso i canali ufficiali del club. Per Pirlo si tratta della prima esperienza fuori dall’Europa, dopo aver allenato in Serie A (Juventus), in Turchia (Fatih Karagümrük) e in Serie B (Sampdoria). Ora l’obiettivo è rilanciare la propria carriera professionale in un contesto internazionale emergente.
Nuova avventura negli Emirati
Lo United FC punta in alto e ha scelto Pirlo come figura centrale del nuovo corso tecnico. Il presidente del club, Ilie Cebanu, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo raggiunto:
“Siamo fieri di dare il benvenuto ad Andrea nella famiglia dello United FC. Lui rappresenta i valori e le ambizioni del nostro club, e crediamo che possa essere una figura chiave per portarci a un livello superiore.”
La squadra, ambiziosa e ben strutturata, punta alla promozione nella massima divisione del Paese. L’ingaggio di un allenatore con il profilo internazionale di Pirlo rappresenta un segnale chiaro dell’intenzione del club di alzare l’asticella.
Un ritorno al fianco di una vecchia conoscenza
A Dubai, Pirlo ritroverà un volto noto del calcio italiano: Adrien Silva, ex centrocampista della Sampdoria (2020–2022), oggi tesserato proprio dallo United FC. Un legame che potrebbe facilitare l’inserimento dell’allenatore italiano in un ambiente nuovo sia dal punto di vista sportivo che culturale.
Obiettivo rilancio
Dopo una carriera da calciatore ricca di successi, Pirlo ha intrapreso la strada della panchina con alterne fortune. Alla Juventus ha conquistato una Coppa Italia e una Supercoppa, ma non è riuscito a trovare continuità nei progetti successivi. L’esperienza a Dubai rappresenta, quindi, un’occasione concreta per rilanciare la sua immagine da allenatore e acquisire credibilità in contesti alternativi rispetto ai campionati europei.