Home » Inter, Chivu: “Non servono slogan, vogliamo un’Inter competitiva e imprevedibile”
Inter Interviste Napoli OF News

Inter, Chivu: “Non servono slogan, vogliamo un’Inter competitiva e imprevedibile”

Il tecnico rumeno ha parlato in conferenza stampa da Appiano Gentile per presentare l’inizio della stagione nerazzurra. Un confronto a tutto campo con i giornalisti, durante il quale ha chiarito visione, ambizioni e metodo di lavoro.

Inter, Chivu si presenta: “Non servono slogan, vogliamo un’Inter competitiva e imprevedibile”

Senza fronzoli né proclami, Chivu ha preso le distanze da approcci mediatici più coloriti, come quello adottato da Antonio Conte al Napoli con lo slogan “Amma faticà, again”:

“Noi non abbiamo bisogno di slogan. Non copiamo nessuno. Vogliamo solo lavorare con umiltà e concentrazione per riportare l’Inter ai vertici, dove è stata negli ultimi anni.”

“Abbiamo l’ambizione di restare al vertice. Ma senza scorciatoie”
Nel corso della conferenza, Chivu ha messo in chiaro che il percorso richiederà pazienza e visione a lungo termine.

“Puoi vincere subito o meno, ma devi accettare il processo. Questa squadra è abituata a stare in alto e l’ambizione è mantenerla ai vertici del calcio mondiale. Sarebbe stato lo stesso anche con un altro allenatore. La differenza, comunque, la fanno i giocatori: mai visto un allenatore bravo senza calciatori forti.”

Un’Inter più ibrida e imprevedibile
Chivu ha confermato l’intenzione di modificare l’impostazione tattica della squadra, pur senza rivoluzioni.

“Vogliamo un’Inter più ibrida, capace di adattarsi ai momenti della partita. Possiamo giocare a due o a tre a centrocampo, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche degli avversari. L’obiettivo è costruire una squadra imprevedibile, ma solida.”

Calhanoglu, giovani e spirito di gruppo: i temi chiave
Il tecnico rumeno ha sottolineato la qualità umana e tecnica del gruppo a sua disposizione, citando anche due giovani in crescita: Pio Esposito e Leoni.

“Sono ragazzi di valore anche fuori dal campo. Hanno tutto per rappresentare il futuro del calcio italiano.”

Parole positive anche per Calhanoglu, rientrato con motivazione dopo una parentesi amara negli USA:

“Ha lavorato tanto in estate. Voleva dare di più e si vede. È pronto a rilanciarsi.”

Mentalità, rispetto e responsabilità: i valori al centro
Quando gli viene chiesto cosa pretende dai suoi giocatori, Chivu risponde in modo diretto:

“Rispetto per se stessi, per i compagni e per la maglia. Tutto parte da lì. Bisogna accettare i momenti difficili, reagire, non abbattersi. Lo spirito dev’essere quello di chi sa soffrire.”

Sul piano tattico, Chivu insiste sui principi di gioco, non sui numeri:

“Conta essere aggressivi, verticali, ma sempre con equilibrio. I moduli sono dettagli, l’identità viene dai principi.”

Dal Mondiale per Club al nuovo inizio
Guardando al recente Mondiale per Club, Chivu ha lodato l’atteggiamento della squadra, pur con energie ridotte:

“Nonostante la fatica e l’amarezza, ho visto il gruppo dare il massimo. Tre settimane chiusi in albergo, viaggi continui, climi diversi… ma tutti hanno reagito. È questo che voglio.”

Sul mercato: squadra quasi completa, ma occhi aperti
In chiusura, Chivu ha confermato l’allineamento totale con la dirigenza per eventuali operazioni di mercato:

“Siamo in costante contatto con la società. Le strategie sono condivise e restiamo aperti a eventuali opportunità. Mancano ancora alcune settimane di mercato.”

Un nuovo corso con radici solide
Con grande equilibrio, Chivu ha riconosciuto il valore del lavoro fatto negli ultimi anni, senza però soffermarsi troppo sul passato:

“Le scorie della finale di Champions ci sono, ma siamo adulti e professionisti. Guardiamo avanti. Abbiamo l’obbligo di restare all’altezza delle aspettative, non per vendetta ma per identità.”