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Repubblica – Napoli, possibile ritorno di fiamma per Garnacho: la situazione

Repubblica – Napoli, possibile ritorno di fiamma per Garnacho: la situazione

Tavolo familiare per 6 al ristorante Indaco del Regina Isabella, affacciato sulla baia di Lacco Ameno. Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte hanno fatto il punto della situazione tra una portata e l’altra: scampi, cicerchie e tempura di rucola per antipasto, spaghetto alla zucchina gold, lupini e parecebes per primo, un menù doverosamente di mare dopo quelli di terra del Trentino. Diversa e più soft anche l’atmosfera della cena, grazie alla compagnia delle rispettive consorti e dei rampolli di casa. Ma il presidente e l’allenatore del Napoli, in attesa di essere raggiunti sull’isola d’Ischia pure dal direttore sportivo Giovanni Manna, hanno trovato lo stesso il tempo e il modo per parlare di calcio, approfittando del breve intervallo tra il ritiro di Dimaro e quello di Castel di Sangro (che inizia domani) per fare il punto della situazione sul mercato. Sono già arrivati sei rinforzi: De Bruyne, Marianucci, Lang, Lucca, Beukema e Milinkovic-Savic, in rigoroso ordine cronologico. Ne mancano dunque ancora tre per portare a termine il piano studiato da tavolino dopo la vittoria dello scudetto: un terzino destro, un mediano di quantità e forte fisicamente e un esterno sinistro d’attacco. I nomi delle prime scelte circolano da settimane e hanno smesso di essere un mistero, con le trattative avviate tra alti e bassi dal club azzurro per lo spagnolo Juanlu del Siviglia e l’americano Musah del Milan. Lo svizzero Ndoye del Bologna ha preferito invece il Nottingham. Per ogni obiettivo esistono dei piani B o C e si ipotizza il ritorno di fiamma per Garnacho. In attesa della definitiva fumata bianca per la cessione di Victor Osimhen al Galatasaray, in arrivo da un momento all’altro, i campioni d’Italia devono inoltre evitare di farsi prendere per la gola.

Tutti sanno che il Napoli sta per realizzare un’altra plusvalenza record (dopo quella di gennaio per l’addio di Kvaratskhelia) e i prezzi degli obiettivi in entrata di riflesso si alzano. Conte ha però ribadito a De Laurentiis durante il vertice di Ischia di aspettarsi lo stesso altri tre rinforzi e la sua non è bulimia. Gli azzurri non stanno infatti semplicemente rinforzando il loro organico, ma ricostruendo una rosa che fino a maggio poteva contare effettivamente su soli 11-12 elementi. In queste condizioni, per il tecnico leccese, era di conseguenza davvero complicato dar respiro ai titolarissimi. Di qui il gap da colmare rispetto alle big della serie A che l’anno scorso già giocavano in Europa, con rose di gran lunga più strutturate – per quanto possa sembrare paradossale – rispetto a quella dei nuovi campioni d’Italia. Conte sa che la vittoria del campionato è stata una fantastica impresa e per questo (con la prospettiva e la speranza di dover giocare da protagonista pure la Champions) ha chiesto una campagna acquisti numericamente quasi da record. Il mercato del Napoli risponde infatti alla necessità di aumentare e strutturare la sua rosa. Le altre big della serie A – dovendo prendere meno giocatori – possono viceversa preoccuparsi soltanto di migliorare i loro undici iniziali. Ecco perché il club azzurro è stato finora il più attivo di tutti e si è posto l’obiettivo di mettere le mani su 9 rinforzi. Ma di questi solo Kevin De Bruyne può garantire un salto di qualità immediato. A Lang & C. va invece dato il tempo necessario per inserirsi e crescere. Il cantiere dei campioni d’Italia riapre domani a Castel di Sangro.

Carlo Gioia