CorSport – Mercato Napoli, Hojlund ha aperto al trasferimento, ma detta le condizioni! Su Rabiot ed Elmas…
Un’altra giornata di contatti diretti e di lavoro utile a diminuire innanzitutto le distanze, prima di azzerarle sul traguardo. Napoli-Hojlund è una partita lunga e complessa fatta di fondamenta e architravi necessari a sostenere la struttura dell’operazione. Un affare che deve poggiare su basi certissime, tali da assicurare innanzitutto al calciatore una vista lunga sul futuro e sul Golfo. In un solo concetto: lui, Rasmus il centravanti, preferirebbe una soluzione non temporanea. Titolo definitivo o prestito con obbligo, questi sarebbero davvero dettagli: l’importante è la prospettiva sicura. Il Napoli sta facendo tutte le valutazioni con lui e il suo entourage, con il padre Anders in testa, un tempo calciatore e attaccante come il figlio, ma lo scatto vero è che Hojlund ha aperto al trasferimento. Gli piace l’idea napoletana, le ambizioni sono quelle giuste per un ragazzo di 22 anni che ha già respirato Old Trafford e c’è anche la Champions sullo sfondo. Bisogna però far quadrare tutto, ogni cosa al suo posto: la formula, che paradossalmente per lo United non rappresenta un ostacolo; la portata dell’obbligo di riscatto, che da Manchester quantificano in una quarantina di milioni più 5 di prestito; e l’ingaggio. Un nodo essenziale: l’accordo sul salario non c’è ancora, ma quando il gap sarà limato del tutto o quasi allora partirà l’affondo definitivo con i Red Devils. Che aspettano il Napoli a braccia aperte: domani potrebbe essere un giorno molto importante.
Parallelamente, il capitolo centrocampista. L’ultima suggestione si chiama Adrien Rabiot, 30 anni, reduce dalla lite con il collega Rowe e contestualmente messo sul mercato dall’OM. Il valore del giocatore è indiscutibile, ovvio allacciare contatti anche esplorativi con madame Veronique, la madre agente: info acquisite. Un atto quasi dovuto di questi tempi ma poco o nulla più.
Poi c’è il capitolo Elmas, Elif. Lui è lì, è un vecchio amico di 25 anni che scalpita per tornare dove è stato benissimo e ha vinto uno scudetto da protagonista, diventando il dodicesimo più titolare del campionato. Un jolly, un giocatore duttile che il Napoli ha (ri)scelto un anno e otto mesi dopo averlo venduto al Lipsia per quasi 25 milioni. Elmas vuole il bis, dribbla offerte e proposte, e attende che i due club sblocchino l’operazione: la distanza, manco a dirlo, è economica, relativa alle cifre e ai contorni del diritto di riscatto. Parallelamente, Manna ha riacceso il canale che porta a un’altra vecchia conoscenza: Marco Brescianini, un altro venticinquenne che un anno fa rimase sull’uscio di Villa Stuart pronto a partire per Napoli, salvo poi virare per Bergamo. L’uno escluderebbe l’altro, va da sé. Ma l’operazione con l’Atalanta è complessa: è strettamente connessa a quella tra la Dea e il Milan per Musah – un altro azzurro mancato – e il cartellino è valutato complessivamente 15 milioni. Formula a parte. Intanto, è stato confezionato il rinnovo di Matteo Politano: fino al 2028. Voluto da tutti, con brindisi e soddisfazione generale.
Carlo Gioia