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Inter, mercato immobile: più conservazione che rilancio. Un rischio calcolato o un’occasione persa?

VERONA, ITALY - MARCH 31: Cristian Chivu head coach of Parma calcio reacts during the Serie A match between Verona and Parma at Stadio Marcantonio Bentegodi on March 31, 2025 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il calciomercato dell’Inter si è chiuso senza scossoni, smentendo le attese di una sessione estiva improntata a un deciso rinnovamento. Le ultime ore di trattative non hanno portato sorprese, lasciando Cristian Chivu con una rosa pressoché identica a quella della passata stagione.

Inter, mercato immobile: più conservazione che rilancio. Un rischio calcolato o un’occasione persa?

Un’estate di occasioni mancate

Fino a poche settimane fa, la priorità dichiarata era un attaccante capace di creare superiorità numerica, con Lookman (Atalanta) in cima alla lista. Il mancato accordo ha congelato l’interesse e l’attacco resta quello già in rosa.
Altro nodo irrisolto: il ringiovanimento della difesa. L’Inter ha rimandato ogni decisione nonostante le parole del presidente Marotta e le valutazioni su Solet.

A centrocampo, il profilo esperto di rottura (trattativa abortita per Koné, voci su Rabiot) è stato sostituito dalla scelta di puntare sulla linea verde, con l’arrivo di Diouf.

Gli acquisti e le cessioni

Gli innesti principali restano:

Diouf (centrocampo), chiuso dieci giorni fa;

Bonny, ufficializzato a luglio;

Luis Henrique, inserito per il Mondiale per Club;

Sucic, già acquistato nella scorsa finestra invernale;

Pio Esposito, rientrato dal prestito allo Spezia.

Sul fronte uscite, da segnalare la cessione di Zalewski con plusvalenza e le partenze di Taremi e Asllani, arrivate però più tardi del previsto.

Una strategia conservativa

Oaktree ha scelto la prudenza finanziaria, mantenendo intatta l’ossatura storica: respinte le offerte per Bastoni, Frattesi, Calhanoglu, Bisseck, Pavard e Sommer, mentre Dumfries è rimasto nonostante una clausola liberatoria potenzialmente pericolosa.

Questa linea, tuttavia, solleva interrogativi: è stato un segnale di stabilità o un’occasione mancata per rinnovare e rilanciare? La sensazione è che si sia optato più per la gestione dei conti che per l’evoluzione tecnica.

La sfida di Chivu

Cristian Chivu dovrà tracciare una nuova rotta con i protagonisti di ieri, un anno più esperti ma anche più logori, e con un gruppo di giovani ancora da forgiare. Se il mercato non ha dato risposte, sarà il campo a doverle trovare. Servirà, però, che la società accompagni questo percorso con il supporto che in estate è mancato.

La trattativa last minute che i nerazzurri hanno imbastito in queste ultime ore di trattative riguarda Manuel Akanji, difensore svizzero in uscita dal Mancheser City. Un’operazione che a differenza di quanto inizialmente trapelato è indipendente da Pavard: meglio, il francese viene al momento considerato ancora incedibile, nonostante le avances del Marsiglia, l’Inter in questo momento ha necessità di aggiungere in difesa, non compensare un’eventuale partenza. Il discorso con il City è ben avviato, con il giocatore che dopo aver chiuso al Milan nelle scorse giornate ha invece aperto alla possibilità di trasferirsi alla corte di Chivu.