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Italia-Estonia, Gattuso: “Carico a molla e fiducioso: la squadra c’è, niente panico”

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa a pochi giorni dalle sfide di qualificazione ai Mondiali contro Estonia e Israele. Il commissario tecnico azzurro ha trasmesso ottimismo e concentrazione, toccando diversi temi: dall’assetto tattico alle condizioni dei convocati, fino al ruolo dei giovani in Nazionale.

Italia-Estonia, Gattuso: “Carico a molla e fiducioso: la squadra c’è, niente panico”

«Carico a molla, ma niente frenesia»

Gattuso ha voluto chiarire subito il suo stato d’animo:

«Sono carico a molla, sento la responsabilità di questa maglia ma non la paura. Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia inseguendo la Norvegia: la nostra storia non è fatta di goleade, ma di compattezza e sacrificio».

Il ct ha confermato che l’Italia tornerà a difendere a quattro, pur costruendo a tre in fase di possesso: «Serve equilibrio. Io devo proporre ciò in cui credo, altrimenti i giocatori mi beccano subito».

Convocati e condizioni fisiche: i dubbi restano

Italia, Gattuso punta sulla linea verde: tra le novità ci sono Leoni e Francesco Pio Esposito. Torna Politano

Tra i nomi in dubbio ci sono Gianluca Scamacca e Sandro Tonali, non al meglio ma comunque confermati in gruppo. «Scamacca ha fastidi al ginocchio, ma resterà con noi. Tonali va gestito». Su Chiesa, Gattuso ha spiegato: «Non si sente ancora al 100%, la scelta di non convocarlo è stata condivisa».

Ha poi sottolineato l’importanza di giovani come Esposito, Leoni e Fabbian, elogiandone la personalità: «Mi colpiscono i ragazzi che non hanno paura. Leoni lo scorso anno ha sfidato Lukaku senza complessi: questo è lo spirito che voglio».

Obiettivo: gruppo solido e continuità

L’ex allenatore di Milan e Valencia ha ribadito la necessità di costruire un blocco stabile di 27-28 giocatori: «Il tempo è poco, non possiamo assillarli con troppe nozioni. Devono stare bene insieme, questo è il segreto».

E rivolgendosi ai tifosi: «Ringrazio chi ha comprato i biglietti per Bergamo e lancio un appello per Udine: abbiamo bisogno della nostra gente, non possiamo più sbagliare».

Sguardo al futuro: più italiani in campo

Gattuso ha commentato anche il trend della Serie A: «Giocano pochi italiani, è un dato di fatto, ma non siamo messi così male. Dobbiamo tirare fuori il meglio da chi c’è, sperando che in futuro ci siano più connazionali protagonisti nel nostro campionato».