Aleksander Čeferin, presidente della UEFA, ha affrontato i principali temi caldi del calcio europeo e internazionale in un’intervista a Politico Europe, chiarendo la posizione della federazione su Superlega, Mondiale per Club e multiproprietà dei club.
UEFA, Čeferin traccia la linea: stop multiproprietà, no a Mondiale biennale e niente trattative Superlega
Negli ultimi mesi si era parlato di possibili contatti tra UEFA e i club ancora formalmente legati al progetto Superlega, in particolare Real Madrid e Barcellona. Čeferin ha però escluso qualsiasi trattativa:
“Se la UEFA fosse in trattativa con le squadre, io lo saprei. Non è vero che ci siano negoziati. Comunichiamo con i club spagnoli, certo, ma non stiamo discutendo un accordo. Real Madrid e Barcellona sono sempre i benvenuti nella famiglia del calcio europeo.”
Il numero uno della UEFA ha quindi ribadito che il sistema e il formato della Champions League non cambieranno, mantenendo i club storici inclusi nella competizione.
Mondiale per Club: sì quadriennale, no alla formula biennale
Il nuovo Mondiale per Club FIFA, che debutterà nell’estate 2025 con 32 squadre, non preoccupa Čeferin, a patto che rimanga un appuntamento ogni quattro anni:
“I nostri club lo volevano, principalmente per motivi finanziari. Va bene ogni quattro anni, ma non ogni due. Non penso che lo vogliano.”
Il presidente UEFA ha confermato che i rapporti con la FIFA si sono stabilizzati e che, pur essendoci divergenze su alcuni dettagli, la cooperazione funziona nella maggior parte dei casi.
Un punto critico rimane però il sovraccarico dei giocatori: competizioni lunghe e concomitanti, come la Coppa d’Africa a gennaio, rischiano di creare stress fisico e logistico.
Multiproprietà: linea dura per proteggere la credibilità
Uno dei temi più delicati riguarda la multiproprietà, pratica in cui due o più club sono controllati dallo stesso gruppo di investitori. Čeferin è stato categorico:
“Consentire a due club dello stesso proprietario di partecipare alla stessa competizione compromette la credibilità. Non accadrà.”
Per gestire la situazione, la UEFA sta valutando soluzioni temporanee, come l’introduzione di un blind trust per limitare l’influenza dei proprietari.
L’obiettivo è salvaguardare la credibilità delle competizioni, evitando che interessi privati compromettano il regolare svolgimento dei tornei.
Un esempio recente riguarda il Crystal Palace, escluso dalle competizioni europee a causa di vincoli legati alla multiproprietà. Čeferin ha sottolineato:
“Mi dispiace per i tifosi, ma non è colpa della UEFA. Il club ha comunque la possibilità di giocare in Europa in futuro.”