Dopo la vittoria contro l’Estonia, la Nazionale di Gattuso deve conquistare i tre punti a Debrecen per blindare almeno il secondo posto e mantenere vive le speranze di qualificazione diretta.
Italia-Israele, sfida da dentro o fuori: cosa serve agli Azzurri per restare in corsa verso il Mondiale
Il netto 5-0 inflitto all’Estonia ha ridato fiducia agli Azzurri, ma non ha cambiato la sostanza della classifica. L’Italia è attualmente terza nel girone, con sei punti in tre partite, dietro a Israele (9 punti) e alla capolista Norvegia (12 punti in quattro gare). Solo la prima accede direttamente ai Mondiali di USA, Messico e Canada 2026, mentre la seconda dovrà passare dai playoff.
La sfida di lunedì 8 settembre contro Israele è già determinante: vincere significherebbe scavalcare gli avversari e consolidare il cammino verso almeno la seconda piazza, indispensabile per avere una chance negli spareggi di marzo.
Differenza reti: un fattore chiave nella corsa al primo posto
L’Italia non può permettersi passi falsi: servono cinque vittorie nelle restanti cinque gare, possibilmente con un margine ampio di reti. Questo perché, in caso di arrivo a pari punti, il primo criterio sarà proprio la differenza reti. Al momento, la Norvegia è a +11, mentre gli Azzurri sono a +4: il divario resta significativo, ma non incolmabile.
Il calendario decisivo
8 settembre 2025, 20:45 – Israele-Italia
11 ottobre 2025, 20:45 – Estonia-Italia
14 ottobre 2025, 20:45 – Italia-Israele
13 novembre 2025, 20:45 – Moldavia-Italia
16 novembre 2025, 20:45 – Italia-Norvegia
Lo scontro diretto con la Norvegia (16 novembre) potrebbe valere il primo posto, ma solo se l’Italia arriverà a quella data avendo conquistato il massimo dei punti.
I criteri in caso di pari punti
Differenza reti complessiva
Maggior numero di gol segnati nel gruppo
Punti ottenuti negli scontri diretti
Differenza reti negli scontri diretti
Gol segnati negli scontri diretti
Gol segnati in trasferta negli scontri diretti
La posta in palio contro Israele
Battere Israele non solo rilancerebbe le ambizioni di qualificazione diretta, ma garantirebbe almeno il paracadute dei playoff, che si disputeranno il 26 e 31 marzo 2026 con semifinali e finali secche.
Gattuso e i suoi lo sanno bene: a Debrecen non ci sarà spazio per calcoli, servirà una vittoria convincente per restare in corsa.