Meno male che c’è Glenn Micallef. Il Commissario europeo per la giustizia generazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, va di nuovo all’attacco del calcio europeo per le partite del campionato di serie A che si vorrebbe venissero disputate all’estero soltanto per finalità economiche.
Il commissario UE Micaleff: “Provare i tifosi delle partite della loro squadra, è un tradimento della fiducia”
Micaleff si è espresso a favore dei fan delle squadre di calcio italiane che, con questa modalità, verrebbero privati della possibilità di seguire la loro squadra allo stadio. «Il calcio europeo appartiene all’Europa – ha dichiarato ai media – e quella che dovrebbe essere un’ovvietà è stata messa in discussione dalla decisione della Liga e della Serie A di disputare incontri di campionato al di fuori dell’Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Quando ho sentito la tesi secondo cui giocare una sola partita di campionato fuori dall’Europa su 380 partite totali sarebbe innocuo, non potevo essere più in disaccordo. Una sola partita di campionato al di fuori dell’Europa è già una partita di troppo». Il commissario UE si schiera al fianco dei tifosi, costretti a vedere le squadre per le quali fanno il tifo, sottratte alla passione e trascinate solo nella logica del profitto.
“E’ una questione di principio, non di numeri – ha aggiunto – i club si basano sulla lealtà e sull’impegno dei tifosi e delle comunità, molti dei quali fanno grandi sacrifici personali per sostenerli in ogni circostanza. Privarli delle partite non è innovazione, ma tradimento della fiducia. Non c’è un solo tifoso che sceglierebbe di vedere la propria squadra giocare meno partite in casa. Da un recente sondaggio è emerso che oltre l’80% dei tifosi è contrario a veder disputare partite all’estero. Anche l’Associazione spagnola dei calciatori professionisti spagnoli si è opposta a questa opzione, così come l’allenatore del Como, una delle due squadre italiane coinvolte nel caso in questione». Quale potrebbe essere il rimedio? Semplice: disertare questo calcio nel quale non governa più la logica del mecenatismo, ma del profitto a tutti i costi da parte di chi ha messo piede in questo mondo solo per un becero arricchimento.