Stanislav Lobotka continua annualmente a riconfermarsi come il faro del centrocampo del Napoli. A trent’anni il regista slovacco incarna la saggezza e la calma di un maestro orientale, capace di gestire il ritmo della partita con una lucidità che pochi altri possono vantare. Anche nella vittoria contro la Fiorentina, il Corriere dello Sport lo ha esaltato come uno dei migliori in campo, sottolineando la sua capacità di dettare i tempi e di far girare la squadra con naturalezza.
Dal rinnovo al duello con Rodri: il regista azzurro pronto alla sfida col City
Il lavoro dietro le quinte del direttore sportivo Giovanni Manna è stato fondamentale. Trattenere Lobotka non era scontato: il centrocampista aveva infatti accarezzato l’idea di cambiare aria, nonostante un contratto valido fino al 2027 e una clausola rescissoria fissata a 25 milioni. Tutti pensieri ormai alle spalle, con il presente che parla di una stagione già intensa e ricca di soddisfazioni. Il prossimo capitolo sarà scritto giovedì sera all’Etihad Stadium, quando il Napoli affronterà il Manchester City in Champions League. Per Lobotka sarà anche una sfida personale a distanza con Rodri, altro regista considerato tra i migliori al mondo. Due stili diversi, due modi di interpretare lo stesso ruolo, ma con un peso specifico enorme per i rispettivi allenatori, Antonio Conte e Pep Guardiola.
Per il Napoli, poter contare su un giocatore come Lobotka significa avere un punto di riferimento costante, un cervello capace di accendere la manovra e di mantenere equilibrio in ogni fase del gioco. Se gli azzurri vorranno mettere in difficoltà i campioni d’Europa, molto passerà dai piedi e dalla visione di gioco del loro regista.
Andrea Alati