Il debutto in Champions League contro il Manchester City (giovedì ore 21 all’Etihad Stadium) rappresenta per Antonio Conte molto più di una semplice partita.
Conte e la sfida europea: Napoli alla prova della Champions tra Guardiola e ambizioni di crescita
È l’occasione per dimostrare di saper gestire al meglio la doppia competizione, una critica che lo ha spesso accompagnato nelle sue precedenti esperienze internazionali.
L’etichetta di difensivista e il parallelo con Guardiola
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, Conte è stato etichettato come un allenatore difensivista per la sua insistenza sulla difesa a tre. In realtà, proprio Pep Guardiola ha contribuito a sdoganare questo sistema di gioco a livello europeo, evidenziandone la flessibilità e le varianti offensive.
Il tecnico salentino, che guida il Napoli da quattordici mesi, ha già dimostrato la sua capacità di adattamento: il suo calcio è in continua evoluzione, tra equilibrio tattico e organizzazione, senza rinunciare alla creatività dei singoli. Per Conte, la Champions rappresenta non solo una sfida sportiva, ma anche un’occasione per scrollarsi di dosso i pregiudizi sul suo approccio.
La ricetta vincente secondo Mundo Deportivo
Il quotidiano spagnolo dedica un’analisi che unisce calcio e cultura gastronomica partenopea:
“Conte è uno chef che sa valorizzare ogni ingrediente. Ha saputo trasformare il Napoli in una squadra feroce in difesa e letale in ripartenza, tirando fuori il meglio da calciatori che altrove non avevano brillato. È il caso di Scott McTominay, scartato dal Manchester United e reinventato da Conte come centrocampista totale, capace di segnare 12 gol e diventare MVP della Serie A con una rovesciata che ha consegnato lo Scudetto al Napoli”.
Il mercato estivo ha aggiunto nuovi ingredienti alla “ricetta” di Conte: su tutti Kevin De Bruyne, reduce da dieci anni al fianco di Guardiola, ora chiamato a inserirsi in un calcio più fisico e metodico, e Sam Beukema, già protagonista nelle prime uscite stagionali.
Da Lecce a Napoli: due storie opposte
Se nella sua Lecce natale Conte è ricordato con freddezza per il passato tra Juventus e Bari, a Napoli la sua intensità e il suo carattere vulcanico vengono accolti come simboli di passione calcistica. Nella città di Maradona ha trovato un ambiente capace di esaltare il suo temperamento, trasformandolo in un punto di forza e in un collante con la tifoseria.
Una sfida da vivere, non da temere
Come sottolinea La Gazzetta, l’incrocio con Guardiola non è un esame, ma una partita da godere. Il Napoli non parte tra le favorite per la vittoria finale, ma Conte sa che un percorso solido fino alla primavera cancellerebbe i dubbi sulla sua capacità di reggere i ritmi della Champions.
Il Napoli di Conte è come la salsa napoletana descritta da Mundo Deportivo: pochi ingredienti semplici, combinati con pazienza e carattere, capaci di conquistare chiunque. Un progetto che vuole andare oltre i confini italiani e provare a lasciare il segno anche in Europa.