Questa mattina, 19 settembre 2025, si è ripetuto a Napoli il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono della città.
Miracolo di San Gennaro 2025, il sangue si è sciolto: il Cardinale Battaglia richiama Gaza e le guerre nel mondo
Alla Reale Cappella del Tesoro, gremita di fedeli e autorità, il sangue custodito nelle ampolle si è sciolto, confermando una tradizione secolare che i napoletani vivono con grande devozione.
La cerimonia del 19 settembre
Intorno alle 10:00, il Cardinale Domenico Battaglia, accompagnato dall’Abate Monsignor Vincenzo De Gregorio, ha prelevato le reliquie dalla cassaforte e le ha portate all’altare maggiore del Duomo di Napoli. Presenti, tra gli altri, il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Dopo la liquefazione, i fedeli hanno salutato il prodigio con il tradizionale sventolio di fazzoletti bianchi, un gesto che unisce sacralità e identità popolare.
Il messaggio del Cardinale: “Il sangue di Gennaro accanto a quello dei bambini di Gaza”
Al termine della cerimonia, il Cardinale Battaglia ha lanciato un messaggio forte e universale:
“Oggi la parola sangue ci brucia addosso, perché è un linguaggio che tutti comprendiamo e che chiede conto a ciascuno di noi. Il sangue di Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina, in Ucraina e in ogni terra ferita dalla violenza. Ogni goccia innocente è sacra, è un sacramento rovesciato”.
E ha aggiunto:
“Se potessi, raccoglierei in un’ampolla il sangue di ogni vittima innocente – bambini, donne, uomini di ogni popolo – ed esporrei quella reliquia sotto queste volte. Perché nessun rito ci assolva dalla responsabilità, perché la preghiera non dimentichi le ferite del mondo. Oggi, con pudore e con fuoco, dico che accanto all’ampolla di San Gennaro metterei il sangue dei bambini di Gaza, perché la terra intera è un unico altare”.
San Gennaro e Napoli: fede, identità e speranza
Il miracolo della liquefazione si ripete tre volte l’anno – a settembre, il giorno della festa del santo; a maggio e a dicembre – e viene vissuto come un segno di protezione sulla città. Nella tradizione popolare, il mancato scioglimento del sangue è considerato presagio di sventure o calamità.
Il legame tra San Gennaro e Napoli non è soltanto religioso, ma anche identitario: il santo rappresenta un simbolo di resistenza, speranza e unità per un popolo che, nel corso della sua storia, ha affrontato guerre, epidemie e catastrofi naturali.
Un prodigio che guarda al mondo
L’edizione 2025 del miracolo assume una valenza ancora più universale grazie alle parole del Cardinale Battaglia. Il sangue di San Gennaro, segno di fede e tradizione, viene accostato idealmente a quello delle vittime innocenti dei conflitti internazionali, trasformandosi in un messaggio di pace che travalica i confini di Napoli e dell’Italia.