Il tecnico azzurro gestisce il dualismo tra i pali con rotazioni mirate. Una sfida che ricorda il passato, ma che potrebbe diventare un’arma vincente per il futuro.
Napoli, ballottaggio in porta: Conte pronto a scegliere tra Meret e Milinkovic-Savic
Il Napoli di Antonio Conte vive un inizio di stagione caratterizzato da un insolito e affascinante dualismo: quello tra Alex Meret e Vanja Milinkovic-Savic. Due portieri di alto livello, due profili con caratteristiche differenti e un’unica porta da difendere.
Un tema che non riguarda solo le scelte di formazione, ma che rischia di diventare un vero e proprio leitmotiv della stagione. La domanda resta la stessa, settimana dopo settimana: chi sarà il titolare?
Conte e la gestione del dualismo
Antonio Conte, interrogato più volte sulla questione, ha ribadito:
“Sono due ottimi portieri, ci sarà spazio per entrambi. E comunque, loro già sanno chi giocherà domani”, le parole del tecnico.
Una dichiarazione che riflette la filosofia dell’allenatore: concorrenza interna come stimolo, alternanza come strumento tattico. Non un problema, dunque, ma una risorsa.
Le scelte fin qui
Dopo quattro partite ufficiali, il bilancio è in perfetta parità: due presenze per Meret, due per Milinkovic-Savic. L’alternanza si è accesa nell’ultima settimana:
A Firenze, contro la Fiorentina, l’infortunio muscolare di Meret ha consegnato il debutto al serbo.
A Manchester, in Champions League, Conte ha confermato Milinkovic-Savic per scelta tecnica, valutandolo più adatto alla costruzione dal basso contro il City.
Il risultato? Una prestazione convincente dell’ex Torino, capace di farsi notare non solo con i piedi ma anche con parate decisive su Rodri, Reijnders e Gvardiol.
Una concorrenza rara in Serie A
La gestione di Conte rompe una consuetudine italiana: il portiere, tradizionalmente, è uno dei ruoli meno toccati dal turnover. In questo caso, invece, il Napoli punta sulla rotazione tra due numeri uno veri e propri.
La strategia non nasce dal caso: il club ha investito 21,5 milioni di euro su Milinkovic-Savic per avere un’alternativa di livello assoluto a Meret, già reduce da due scudetti da titolare.
Il precedente di Meret
Il portiere friulano non è nuovo a situazioni del genere. Tra il 2018 e il 2021, con Ancelotti, Gattuso e Spalletti, aveva vissuto la convivenza con David Ospina, spesso alternandosi tra campionato e coppe. Una sfida che lo aveva temprato, fino a diventare titolare indiscusso nelle ultime due stagioni.
Le prossime sfide
Il calendario non dà tregua: lunedì al Maradona contro il Pisa, poi la trasferta di San Siro con il Milan e il debutto casalingo in Champions League contro lo Sporting Lisbona. Tre partite che costringeranno Conte a nuove scelte tra i pali.
La sensazione è che il tecnico continuerà a valutare partita per partita, sfruttando le diverse qualità dei due portieri: l’affidabilità tra i pali di Meret e la capacità di costruzione di Milinkovic-Savic.