Lo Special One torna in Portogallo e parte forte. “Non sono qui per fare la guerra al Porto”. Poi il sogno futuro: la nazionale.
Benfica, Mourinho show al debutto: 3-0 all’Avs e monologo in conferenza stampa
José Mourinho è tornato a Lisbona e lo ha fatto alla sua maniera: vittoria netta sul campo e dichiarazioni che alimentano subito il dibattito. Il Benfica ha battuto 3-0 l’Avs nella Liga portoghese, con lo Special One protagonista assoluto anche in sala stampa. Tra ricordi del Porto, precisazioni sui motivi della sua scelta e il sogno di allenare un giorno il Portogallo, il ritorno di Mourinho nel calcio lusitano non poteva passare inosservato.
Tutto facile per il Benfica contro l’Avs
Il debutto casalingo all’Estádio do Clube Desportivo das Aves non ha tradito le attese. Primo tempo chiuso in vantaggio grazie al gol in extremis di Heorhiy Sudakov. Nella ripresa Vangelis Pavlidis ha trasformato un rigore al 59’, indirizzando il match. Ivanović ha firmato il definitivo 3-0 poco dopo, chiudendo i giochi. Un successo netto che ha permesso al Benfica di riscattarsi dopo le delusioni europee e di risalire subito la classifica.
Mourinho al secondo posto dietro il Porto
Con questa vittoria, le “Aquile” salgono al secondo posto in campionato con 13 punti e una partita da recuperare. Restano però a cinque lunghezze dal Porto capolista, club con cui Mourinho ha scritto la pagina più gloriosa della sua carriera. Proprio il confronto diretto contro i Dragões, atteso a breve, promette scintille dentro e fuori dal campo.
Lo show di Mourinho in conferenza
Come sempre, Mourinho non si è limitato al calcio giocato. In conferenza stampa ha voluto chiarire la sua posizione sul rapporto con il Porto:
“Dicendo che il Benfica è uno dei club più importanti al mondo, non sto dicendo che il Porto non lo sia. Ho affetto speciale per il Porto, ma non sono venuto qui per far arrabbiare nessuno.”
“Non mi aspetto applausi al Dragão tra due settimane, ma il Porto è una parte importante della mia storia. E io sono una parte della loro.”
Il tecnico ha anche parlato dei rapporti con Sporting e dirigenze rivali, sottolineando di non essere a Lisbona per “fare la guerra”, ma per costruire un progetto vincente.
Il sogno: la nazionale portoghese
Tra le dichiarazioni, anche un passaggio sul futuro:
“Ho sempre pensato che sarei tornato in Portogallo per la nazionale. Credo ancora che un giorno accadrà. Per ora ho un contratto di due anni con il Benfica e vedremo.”
Mourinho ha raccontato anche un dettaglio personale: il figlio, che vive a pochi minuti dallo stadio, era presente in tribuna. Un segno di quanto il ritorno in patria abbia anche un significato familiare oltre che professionale.