Si è concluso oggi il processo penale Prisma, che riguardava presunte plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi della Juventus e dei suoi ex dirigenti.
Processo Prisma, via libera ai patteggiamenti per gli ex vertici Juventus: per Agnelli 1 anno e 8 mesi
Il Gup del Tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, ha dato il via libera ai patteggiamenti proposti dalla difesa bianconera, già positivamente valutati dai pubblici ministeri Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano.
Le pene patteggiate
Le decisioni approvate dalla Gup prevedono:
Andrea Agnelli, ex presidente: 1 anno e 8 mesi;
Pavel Nedved, ex vicepresidente: 1 anno e 2 mesi;
Fabio Paratici, ex direttore sportivo, e Cesare Gabasio, ex Chief Legal Officer: 1 anno e 6 mesi;
Stefano Cerrato (CFO), Marco Re (CFO fino a luglio 2020) e Stefano Bertola (COO): 1 anno, convertito in ammenda.
Tutte le pene superiori all’anno prevedono sospensione della pena e ammende. Per l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene è stato confermato il non luogo a procedere.
Ammenda al club e risarcimenti
Alla Juventus è stata inflitta un’ammenda di 156.750 euro.
Per quanto riguarda le 221 parti civili ammesse, sono state definite transazioni per un terzo dei richiedenti, per un totale di 1.080.000 euro, con contributo da parte di chi ha chiesto il patteggiamento, fatta eccezione per Cesare Gabasio.
I reati contestati
I dirigenti e il club erano accusati di:
Manipolazione del mercato
False comunicazioni sociali delle società quotate
Dichiarazione fraudolenta
Ostacolo agli organi di vigilanza
Con la chiusura dei patteggiamenti, si conclude una lunga fase giudiziaria che ha interessato i vertici della Juventus, ridimensionando le accuse più gravi e definendo le responsabilità dei singoli ex dirigenti.