Le dichiarazioni di Antonio Conte dopo la sfida con il Pisa hanno suscitato dibattito, interpretate da molti come una critica alla società per le scelte di mercato.
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Napoli, la Gazzetta chiarisce le parole di Conte sul mercato: “Non era un attacco al club”
In realtà, come sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’intento dell’allenatore del Napoli era diverso: non un attacco, ma un chiarimento sulla filosofia con cui è stata costruita la rosa.
Le parole del tecnico
Nel post gara Conte aveva affermato:
“Un mercato da 150 e passa milioni, per il secondo anno consecutivo”.
Un passaggio che ha fatto pensare a un malumore verso la dirigenza, ma che in realtà si inserisce in un discorso più ampio. Già dalla prima conferenza di Dimaro, infatti, il tecnico aveva ribadito un concetto chiave: il Napoli ha impostato un mercato di costruzione, con l’obiettivo di garantire competitività su tutti i fronti.
Un mercato per allargare la rosa
Il messaggio di Conte è chiaro: non si tratta di discutere la qualità dei singoli acquisti, ma di spiegare la strategia.
“Il gruppo va difeso in ogni modo”, è la linea del tecnico. Confrontando il Napoli con le rivali, Conte ha voluto evidenziare come gli azzurri abbiano dovuto rinforzare la panchina e colmare i vuoti in rosa, senza i quali sarebbe stato difficile affrontare quattro competizioni tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League.
La frecciata alle rivali
Il riferimento di Conte alle altre big italiane ed europee non era un’accusa al proprio club, bensì un modo per sottolineare la differenza strutturale. Le dirette concorrenti, infatti, partono da rose già consolidate e profonde, a cui hanno potuto aggiungere innesti di livello. Il Napoli, invece, si è trovato nella necessità di ricostruire l’organico e allargarlo, per garantire ricambi adeguati in ogni reparto.
La linea di Conte: difendere il gruppo
L’obiettivo dell’allenatore è difendere la squadra e valorizzarne il lavoro, rafforzando la mentalità e la compattezza del gruppo. Le sue parole non sono state quindi un atto di accusa, ma una sottolineatura delle sfide che il Napoli dovrà affrontare per restare competitivo ai massimi livelli.