Aurelio De Laurentiis conferma la sua determinazione nel portare il Napoli verso un nuovo impianto sportivo nell’area del Caramanico a Poggioreale, rispondendo punto per punto alle criticità evidenziate dal Comune di Napoli.
Stadio Napoli, De Laurentiis rilancia il progetto del nuovo stadio a Poggioreale: “Meglio del Palasport”
La proposta si inserisce in un contesto complesso, tra vincoli urbanistici, bonifiche ambientali e la necessità di mediazione con le istituzioni locali.
La controdeduzione di De Laurentiis alle osservazioni del Comune
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il patron azzurro ha inviato una dettagliata controdeduzione di quattro pagine in risposta alle osservazioni del sindaco Gaetano Manfredi, che guida anche la Città Metropolitana. Tra le criticità evidenziate, il Comune sottolinea:
l’assenza di titolarità dei suoli, appartenenti al Comune;
la necessità di bonifica dell’area del Macello, parte del SIN di Napoli est;
la convivenza con mercatali e la presenza del Palasport al Centro Direzionale, progetto AreNapoli.
De Laurentiis, tuttavia, respinge tutte le contestazioni e ribadisce la priorità della realizzazione del nuovo stadio per il futuro del club.
Il punto di vista del patron sullo sviluppo dell’area
Il presidente del Napoli sottolinea come il nuovo stadio porterebbe benefici economici e sociali superiori rispetto a eventuali progetti alternativi:
“La realizzazione del nuovo stadio della SSC Napoli determinerebbe un miglioramento significativo delle condizioni socio-economiche dell’area, aumentando la fiducia, il benessere sociale e il PIL locale attraverso lo sviluppo del tessuto economico.”
Riguardo ai mercatali, De Laurentiis chiarisce che è possibile individuare spazi alternativi senza ostacolare il progetto, garantendo il pieno sviluppo dell’area e la tutela degli operatori locali.
Proprietà dei suoli e bonifiche ambientali
Sul tema della proprietà dei terreni, il patron evidenzia:
“La dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dell’opera permette l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A seguito del rilascio dell’Autorizzazione Unica, il Comune non potrebbe opporsi all’esproprio.”
Per quanto riguarda le bonifiche, necessarie per fogne e falde acquifere, De Laurentiis precisa che la mancanza della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) non impedisce il rilascio dei pareri favorevoli, in quanto il progetto preliminare è conforme ai protocolli ZES.
Il futuro del Napoli e del progetto stadio
Nonostante le criticità, De Laurentiis sembra aver scartato definitivamente la ristrutturazione dello Stadio Diego Armando Maradona, puntando con decisione su Poggioreale. La ZES (Zona Economica Speciale), guidata da Giosi Romano, non ha ancora convocato la Conferenza dei Servizi, e il termine ultimo per un sì o no al progetto è fissato al 18 ottobre, data che potrebbe slittare in caso di ulteriori mediazioni tra le parti.
Il patron azzurro conferma la volontà di procedere, pronto a soddisfare eventuali richieste delle istituzioni, con l’obiettivo di portare il Napoli al passo successivo, consolidandone il ruolo tra i top club italiani ed europei.