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Ilicic: “Senza Covid, avrei portato l’Atalanta in finale di Champions”

Ilicic
REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - DECEMBER 29: Josip Ilicic of Atalanta BC celebrates after scoring goal 2-4 during the Serie A match between US Sassuolo and Atalanta BC at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on December 29, 2018 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

L’ex attaccante di Atalanta, Fiorentina e Palermo racconta la sua carriera, i momenti difficili e il rimpianto per la finale di Champions sfumata nel 2019.

Ilicic: “Senza Covid, avrei portato l’Atalanta in finale di Champions”

Josip Ilicic, ora 37enne e in forza al Koper in Slovenia, ha ripercorso la sua carriera in una intervista alla Gazzetta dello Sport. L’ex stella dell’Atalanta ha parlato del 2019, anno in cui la sua squadra sfiorò la finale di Champions League:

«Mi chiedono: senza Covid e depressione dove sarei arrivato? Non lo so, ma avremmo giocato la finale di Champions. Ero in uno stato di forma mai visto e non avevamo paura di nessuno».

Momenti difficili: Covid e vita privata

Ilicic ha rivelato anche i periodi più bui della sua vita:

«Non stavo bene, sono circolate anche brutte voci su mia moglie. Ma davvero qualcuno può pensare che l’avrei trovata con un altro? Si è presa insulti incredibili. Ho sofferto, sono stato 42 giorni a Bergamo chiuso in casa, non sapevo se sarei tornato a giocare. Alla fine sono tornato a casa, in Slovenia era come se il Covid non ci fosse, mentre a Bergamo sfilavano le bare nei camion: immagine tremenda».

L’influenza di Gasperini: allenamenti durissimi e successi

Parole di grande stima invece per Gian Piero Gasperini, allenatore che lo convinse a trasferirsi all’Atalanta:

«Mi convinse lui ad andare all’Atalanta, ero molto vicino alla Sampdoria. Ho scoperto cosa vuol dire fare un ritiro con lui: tra un allenamento e l’altro non riesci a dormire, le gambe ti pulsano e fanno male. Ma quante partite abbiamo ribaltato grazie a quegli allenamenti? Noi duravamo 90′, gli altri al 60′ erano cotti. Ogni tanto con lui ho avuto discussioni, ma quando uno si ama litiga. Mi ha spinto oltre i limiti che pensavo di avere».

L’esperienza alla Fiorentina: rimpianti e soddisfazioni

Non mancano critiche e rimpianti per i suoi anni alla Fiorentina:

«Mi dispiace dirlo, ma coi fiorentini ho chiuso. Mi hanno sempre criticato facendo leva su quanto fossi stato pagato, ma in quattro anni sono stato due volte il miglior marcatore e il miglior assistman. Ero scarso? Sul serio? Siamo arrivati quarti e non bastava. Abbiamo fatto una semifinale di Europa League… e non bastava. Anche lì resta il rimpianto di aver perso una finale di coppa».

Ilicic sottolinea comunque l’affetto verso la città: «Detto questo, ho ancora casa a Firenze, città top. Ogni tanto la mia famiglia ci va».